Flint Group ha annunciato un generale rialzo dei pressi di tutti gli inchiostri offset presenti nel suo portafoglio prodotti per l’area europea. La decisione è stata comunicata da Michael Podd, Flint CPS chief procurement officer and senior vice-president for global sales, che ha sottolineato come sia una misura resasi necessaria a causa della riduzione delle materie prime.
Fra le ragioni di tale scarsità, Podd ha esplicitamente citato l’introduzione in nuovi regolamenti in varie parti del mondo, fra i cui effetti c’è anche il rialzo dei prezzi delle materie prime o una crescente domanda per le stesse. In particolare, le nuove norme della International Maritime Organisation rendono gli oli a basso contenuto di zolfo – utilizzati per produrre il nerofumo nel mondo della stampa – parte integrante del processo produttivo dei carburanti marittimi, con conseguente rialzo dei prezzi del 20-30%. L’inasprimento delle leggi ambientali in Cina e India, inoltre, ha portato alla chiusura di fabbriche e, di nuovo, al rialzo dei prezzi. Il tutto senza scordare i costante aumento dei costi derivati dal trasporto di tali materie prime.
Come ricordato da Printweek, nel marzo di quest’anno un grave disastro in uno stabilimento chimico in Cina (con più di 80 morti e centinaia di feriti) aveva colpito il mercato mondiale delle materie prime per inchiostri. All’epoca, Podd aveva dichiarato che la conseguenza sarebbe stato l’innalzamento dei prezzi, anche se Flint Group non aveva preso alcun provvedimento in merito.
La decisione odierne fa seguito a quelle già prese per gli inchiostri dedicati al packaging (gennaio 2019) e per la stampa UV a foglio (settembre 2018).