Aggiungere una terza dimensione al digitale bidimensionale. È quello che si prepara a fare Finlogic, società attiva nel settore dell’Information Technology con soluzioni per la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti, che annuncia di aver sottoscritto un accordo per il controllo del 51% della start up Smart lab industrie 3d Srl. L’operazione prevede un esborso finanziario complessivo di 80 mila euro, che sarà corrisposto al closing previsto entro il 31 gennaio 2019.

Smart lab industrie 3D Srl è una start-up nata a Bari nel marzo del 2015. È attiva nel campo della stampa 3D: propone la vendita e il noleggio di stampanti 3D, l’attività di service di stampa, la modellazione CAD, la prototipazione di brevetti, la realizzazione e commercializzazione di prodotti attraverso l’utilizzo delle stampanti 3D ed equipollenti, organizzazione di corsi di formazione relativi all’ utilizzo di stampanti 3D e alla modellazione CAD 3D, l’organizzazione e gestione di punti commerciali al fine di creare una rete in Franchising o lo sviluppo di soluzioni specifiche sia per i dispositivi portatili che per tutto il mondo aziendale, realizzando integrazioni con i sistemi gestionali e con i database centrali.

Si tratta di una società partecipata dai fratelli Aldo e Leonardo Pisanello (nella foto, entrambi con una quota del 40%) e dalla signora Rita Pascazio (con una quota del 20%). Finlogic si prepara ad acquistare quest’ultima quota (per 30 mila euro) e a sottoscrivere un aumento di capitale sociale di 50 mila euro inclusivo di sovraprezzo, così da arrivare al 51% del capitale sociale della Società. Aldo Pisanello e Leonardo Pisanello (attuale amministratore unico della società) resteranno coinvolti nella governance al fine di garantire continuità nella gestione.

«L’avvento dell’industria 4.0 e dell’Internet of things uniti al sempre crescente sviluppo dell’automazione industriale, sta spingendo il mercato nella ricerca di soluzioni altamente tecnologiche, smart e personalizzabili, per l’interconnessione automatica tra oggetti e persone. Il binomio identificazione automatica e stampa 3D, a nostro avviso, potrebbe rappresentare una delle soluzioni del futuro dall’alta componente innovativa per soddisfare il bisogno crescente di interazione e comunicazione automatica tra oggetti o persone», ha commentato Dino Natale, amministratore delegato di Finlogic.

«Le soluzioni tecnologiche di cui disponiamo sia in produzione che nella rivendita di prodotti trovano sicuramente applicazione e diffusione nell’ambito d’azione del gruppo – conferma Leonardo Pisanello, socio fondatore e amministratore unico di Smart Lab Industrie 3D Srl – potendo permettere al cliente di completare la propria filiera aggiungendo una terza dimensione al digitale bidimensionale. L’obiettivo da perseguire riguarderà l’implementazione di alcune delle attuali soluzioni di identificazione automatica attraverso la creazione di prodotti smart, una nuova generazione di oggetti di ordinario utilizzo nelle pmi che saranno in grado di scambiare informazioni, totalmente in linea con il piano di sviluppo dell’industria 4.0 e dei big data. Potremo così giungere a soluzioni che permetteranno di ottimizzare ogni processo produttivo in cui l’interconnessione sarà direttamente legata ai vantaggi della produzione in stampa 3D», conclude Leonardo Pisanello. Entusiasta dell’accordo raggiunto con Finlogic anche il fratello Aldo, che lo definisce «il coronamento di un lavoro portato avanti in questi pochi anni di vita della start-up in un settore in rapida espansione, come quello dell’additive manufacturing».

Una rapida espansione testimoniata anche da un report di International Data Corporation, secondo cui il mercato della stampa 3D registrerà un tasso di crescita globale nel periodo 2015-2020 del 24,1% con fatturato che si dovrebbe attestare a 35,4 miliardi di dollari nel 2020.