Ci aveva creduto e investito molto dal 2004 quando le banche centrali avevano privatizzato ed esternalizzato la produzione di cartamoneta. Ma di fronte a un mercato che negli ultimi anni è cambiato, invertendo la tendenza con il ritorno alla pubblicizzazione di questo business (vedi il nuovo polo di stampa per le banconote creato in Puglia dalla Zecca dello Stato), Fedrigoni ha deciso di uscire da questo settore. Il gruppo, guidato dal CEO Marco Nespolo (nella foto accanto), uno dei principali produttori europei di carte speciali e materiali autoadesivi, ha annunciato, infatti, la stipula di un accordo per la potenziale vendita del security business situato a Bollate (MI), insieme ai relativi asset e dipendenti, a Portals, tra i primi fornitori al mondo di banconote e carte di sicurezza. In base ad accordi separati – informa una nota – Portals potrà in futuro acquisire anche alcuni asset e macchinari di produzione, legati alla carta per banconote e passaporti, della divisione sicurezza di Fabriano (AN). Il completamento delle due distinte operazioni – prosegue la nota – potrebbe avvenire nel corso del 2021, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni di prassi. In particolare il security business comprende un ampio portafoglio di elementi di sicurezza per applicazioni su banconote e altri documenti di sicurezza, nonché l’impianto di produzione di Bollate. La cessione separata di alcuni asset per la produzione di banconote e carta per passaporti, situata in Fabriano, sarà soggetta invece a un’opzione che potrà essere esercitata da ciascuna delle parti entro la fine del 2021, a seguito del completamento dell’acquisizione di Bollate.

“Siamo impazienti di completare l’operazione e di accogliere in Portals da Fedrigoni le competenze e l’esperienza del team di Bollate, continuando a potenziare un business primario e integrato nel settore della carta di sicurezza”, ha commentato Ross Holliday, CEO del gruppo inglese che dall’acquisizione da parte del fondo di private equity Epiris, nel 2018, ha investito molto nel potenziamento delle sue attività di produzione di carta di sicurezza. Da tre secoli Portals realizza prodotti per la sicurezza utilizzati in applicazioni quali banconote, passaporti, documenti di immatricolazione di veicoli, certificati di nascita e di matrimonio. Nel corso degli anni, l’azienda inglese si è affermata come leader di innovazione e il suo nome è sinonimo di miglioramenti pionieristici nel settore della carta di sicurezza. Oggi, Portals produce materiali per oltre 12 miliardi di banconote, 200 milioni di etichette di marca, 70 milioni di passaporti e 60 milioni di certificati ogni anno, con una diffusione in più di 100 Paesi nel mondo. “Questo processo – ha aggiunto Holliday riferendosi all’accordo con Fedrigoni – ci consentirà di sviluppare e fornire in modo più rapido ed efficiente i principali prodotti di sicurezza richiesti dai nostri clienti”. “Siamo lieti – ha sottolineato da parte sua Nespolo – che un player storico e internazionale nel business delle banconote e carte di sicurezza, intenzionato a investire e a crescere ulteriormente, ci abbia scelto per il valore delle nostre tecnologie e il know-how delle nostre persone, che lasciamo in ottime mani”.

In base all’accordo saranno un centinaio i dipendenti di Fedrigoni che confluiranno nella newco Fase srl, costituita per consentire l’operazione di cessione a Portals del security business di Bollate: le persone dello stabilimento, il team commerciale e le figure di staff a supporto collegate al security business. Per quanto riguarda, invece, la separata operazione relativa a Fabriano, nel caso venga esercitata l’opzione saranno ceduti direttamente a Portals i macchinari specificamente utilizzati per la produzione delle carte di sicurezza e parte dell’attrezzatura. Le persone, lo stabilimento e alcuni asset di particolare pregio, come le macchine in tondo, rimarranno in Fedrigoni per potenziare il business dell’Art&Drawing, ossia delle carte artistiche e delle carte pregiate per la stampa, già in grande crescita – con un forte aumento delle commesse internazionali, dalla Cina alla Russia – e destinato a un ulteriore potenziamento che conferma la leadership di Fedrigoni nella produzione di carte speciali. Il gruppo, infatti, è tra i maggiori player in Europa nella produzione e vendita di diverse tipologie di carta ad alto valore aggiunto per packaging e grafica, e di prodotti autoadesivi per l’etichettatura. Con oltre 4.000 dipendenti tra Italia e sedi estere e 32.000 referenze in catalogo, Fedrigoni vende e distribuisce in 130 Paesi nel mondo. A Fedrigoni fanno capo, nella divisione Paper, Gruppo Cordenons e lo storico marchio Fabriano, con oltre 750 anni di storia, e, nella divisione Self-Adhesives, Arconvert e Ritrama, che ha portato il gruppo a divenire terzo player delle etichette e dei materiali autoadesivi in Europa e in America Latina. Tornando all’accordo, la scelta di Fedrigoni è la logica conseguenza ai cambiamenti del security business e della carta per banconote dove il gruppo aveva creduto e investito notevolmente, tanto da renderli un gioiello in 15 anni. Un’uscita che da una parte assicura il futuro del polo di Bollate, che finisce nelle mani di un player che ha in questo settore il suo core business, e dall’altra avviene senza alcun sacrificio occupazionale a Fabriano dove, conclude Nespolo, alcuni macchinari e attrezzature probabilmente saranno ceduti (quelle per la produzione di banconote e passaporti). Le persone, lo stabilimento e tutti gli altri asset attualmente in Fabriano, ad esempio le macchine in tondo 6 e 8, rimarranno però in Fedrigoni e anzi con queste stesse risorse si potenzierà ancora di più l’attività in loco, come le carte artistiche e le carte pregiate per la stampa. In Fedrigoni resterà anche il reparto storico dei filigranisti mentre, prima di dare l’addio definitivo alla stampa di banconote a Fabriano, sarà portato a termine il contratto con la Turchia per la lira esaurendo tutti gli ordini entro la fine del 2021.

di Achille Perego