Una partnership industriale con un produttore di carte speciali in Cina e l’acquisizione di un Centro di Ricerca e Sviluppo in Francia
Una partnership industriale con un produttore di carte speciali in Cina e l’acquisizione di un Centro di Ricerca e Sviluppo in Francia sono gli ultimi due accordi strategici messi a punto da Fedrigoni per proseguire nel suo mirabolante percorso di espansione.
Il primo è una partnership industriale con un produttore specializzato in carte traslucide a Quzhou, nella provincia di Zhejiang, in Cina. Nell’ambito dell’intesa, Fedrigoni ha concesso un prestito al veicolo costituito da due ex dirigenti di Arjowiggins per l’acquisizione, in cambio di un’opzione di acquisto che dà a Fedrigoni la possibilità di rilevare l’azienda nel lungo termine. Il secondo accordo riguarda invece l’acquisizione del Centro di Ricerca e Sviluppo di Grenoble (Francia), che consentirà a Fedrigoni di accelerare la propria roadmap di innovazione di prodotto nel campo dell’RFID, del printed electronics e della ricerca avanzata su supporti di carta. Entrambe le realtà erano precedentemente parte del Gruppo Arjowiggins, che ha presentato istanza di amministrazione controllata lo scorso settembre. Il produttore di carte speciale a Quzhou è un attore di riferimento a livello mondiale nella realizzazione e distribuzione di carte traslucide (vendute con i marchi Gateway, Idem e Sylvicta) per applicazioni quali design industriale, soluzioni grafiche, elettronica da consumo, packaging per prodotti alimentari e di lusso. Fedrigoni rafforza così la sua presenza nel mercato asiatico, dove il Gruppo ha già un’ampia rete di distribuzione in Cina, Hong Kong, Filippine, Indonesia e Bangladesh, 11 magazzini e un impianto produttivo di materiali autoadesivi a Hefei.
Oggi lo stabilimento produttivo di Quzhou conta 130 dipendenti e produce ogni anno circa 7.000 tonnellate di carte traslucide. Oltre a rafforzarne la presenza geografica in Asia, quest’operazione porterà Fedrigoni – grazie alle nuove competenze di produzione acquisite – ad ampliare ulteriormente il portafoglio prodotti nel segmento delle carte traslucide, che hanno il potenziale di sostituire sempre più la plastica negli imballaggi con una soluzione monomateriale completamente riciclabile grazie al (premiato) brand Sylvicta. L’innovazione di prodotto legata alla transizione dalla plastica alla carta è una delle maggiori aree di investimento per Fedrigoni e un pilastro fondamentale della sua strategia ESG e della roadmap verso il 2030.L’acquisizione del Centro di Ricerca e Sviluppo dedicato di Grenoble – inclusi i dipendenti, i macchinari, i brevetti e i brand incluso il marchio Powercoat – accelererà, invece, le capacità di Fedrigoni nel testare e prototipare soluzioni RFID, di printed electronics e di ricerca avanzata su supporti a base carta.
Gli ambiti di applicazioni sono innumerevoli sia nel mercato delle etichette autoadesive che in quello del packaging di lusso: dalle soluzioni per tutelare i marchi dalla contraffazione, alla tracciabilità dei prodotti e delle merci anche a fini di sostenibilità (ad esempio, per il monitoraggio delle emissioni di CO2 legate ai trasporti), fino alla capacità di offrire ai consumatori un’esperienza esclusiva e personalizzata con il prodotto e il packaging attraverso interazioni digitali. Grazie a questa operazione Fedrigoni rafforzerà inoltre la propria capacità di innovazione nel campo dei materiali a base cellulosica, beneficiando delle relazioni con l’ecosistema esistente, in particolare nell’area di Grenoble, con realtà quali l’International Paper Engineering School Grenoble INP – PAGORA e il Pulp and Paper Research & Technical Centre (CTP).
Fedrigoni – nonostante la situazione di instabilità mondiale e di volatilità geopolitica – continua, dunque, il suo percorso di espansione strategica per consolidare la posizione di player globale nelle carte speciali dopo le recenti acquisizioni di Guarro Casas in Spagna (già parte del Gruppo Arjowiggins) e di Papeterie Zuber Rieder in Francia e dopo la partnership con Mohawk negli Stati Uniti.