In mezzo alle secche della crisi, un’azienda si distingue per spirito imprenditoriale e per il coraggio di guardare avanti e investire nello sviluppo, pur consapevole che alla fine del tunnel la luce ancora non si vede. Lazzati Industria Grafica, una storica ma moderna realtà di Casorate Sempione (VA), ha portato a termine in queste settimane l’acquisizione di Moderna Srl, piccola cartotecnica specializzata nella creazione di espositori, prodotti cartotecnici da punto vendita e display. “Crediamo nel rafforzamento per linee esterne e una maggiore capacità produttiva ci permette di cogliere le occasioni che il mercato ci presenta. A convincerci della bontà dell’operazione è stata la serietà dell’azienda, con una solida storia alle spalle, corretta e con i bilanci a posto”, dice Roberto Salmini, titolare della Lazzati, attiva nientemeno che dal 1802, che appartiene alla famiglia da tre generazioni. Non è il primo take-over di Salmini, che già nel 2008 aveva acquisito la Linea 2 di Marnate. Una strategia dettata dal desiderio di crescere nonostante le crisi che si succedono con un beffardo tempismo: prima il trasloco nel nuovo fabbricato dopo il crollo dei mercati nel 2002, poi l’acquisto di Linea 2 alla vigilia dello tsunami finanziario… “Ma la scelta di investire invece di chiuderci in noi stessi è risultata vincente – sottolinea –: il mercato ci presenta esigenze nuove, chiede consegne veloci, piccoli numeri, flessibilità. Di qui la necessità di ingrandirci per far fronte ai picchi di lavoro con lavorazioni interne”. L’ingresso in Moderna (non a caso Salmini preferisce considerarla “un’unione prima ancora di un’acquisizione”) favorisce anche una diversificazione di mercato. “Abbiamo deciso sia per la presenza di un interessante pacchetto di clientela che per le rilevanti competenze tecnologiche e di prodotto nell’area della cartotecnica. Non si entra in un settore senza l’esperienza necessaria e la qualità: e Moderna le possiede entrambe”. La crisi offre molte occasioni a chi sa coglierle: “Opportunità ce n’erano molte, anche ben più grandi, addirittura il doppio del nostro fatturato, ma non volevo fare il passo troppo lungo – spiega Salmini –. Invece con Moderna c’è già equilibrio: il suo parco macchine da stampa e trasformazione verrà integrato nello stabilimento della Lazzati con relativa facilità, e lo stesso faremo con la parte gestionale e amministrativa”. Particolare non trascurabile, sul piano del personale l’acquisizione è stata conclusa in accordo con la proprietà in modo soft, per non pesare sui dipendenti: “Ci è costato un po’ di più, ma abbiamo voluto aiutare anche chi non aveva gli ammortizzatori sociali”, sottolinea. La Lazzati, che ora conta una trentina di dipendenti, guarda al 2014 da una situazione di sostanziale pareggio dopo un esercizio in crescita: “Non è un momento brillante – conclude Salmini – ma l’acquisizione cambia lo scenario. In meglio”. Lazzati ha fra i suoi clienti molti nomi top del made in Italy, dal tessile (Missoni, Gabel e Trussardi, ma anche Borbonese, Somma, F.lli Piacenza o Marzotto) all’arredamento e alla moda (Yamamay, Vibram, Rossi di Albizzate, Parker, Waterman), dall’automotive ai trasporti (Auto Class, Real Motors, New Motors, Meridiana Fly, SEA e Air Italy).
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