Il bolivar venezuelano, oltre alla carta moneta per la Turchia e l’Indonesia, ha dato una boccata d’ossigeno alle Cartiere Miliani, la storica azienda fabrianese che, come scrive il Quotidiano Nazionale, per buona parte del 2018 ha sofferto un periodo di forte sofferenza per il calo degli ordini.
Nonostante la caotica situazione politica del Venezuela e la forte contestazione al presidente Nicolas Maduro, il Paese sudamericano ha comunque bisogno delle sue banconote. E così, come già avvenuto nel recente passato, sono state le Cartiere Miliani ad aggiudicarsi una delle commesse per alcuni tipi di tagli. Un ordine che ha permesso all’azienda marchigiana di tirare un sospiro di sollievo scongiurando il rischio del ricorso alla cassa integrazione per i suoi dipendenti fino al prossimo autunno.
Con le ultime, importanti commesse, tra cui quelle turche e indonesiane, infatti il lavoro a Fabriano è garantito almeno per i primi otto mesi del 2019 sebbene con uno solo dei tre impianti per la produzione di carta valori.
Sui 150 lavoratori dello stabilimento di Vetralla, scrive sempre il Quotidiano nazionale, la maggior parte avranno quindi la possibilità di rimanere operativi mentre qualche decina sarà comunque in servizio in sedi e reparti diversi senza dover ricorrere agli ammortizzatori sociali.
La commessa venezuelana, ricordano i sindacati, non dovrebbe impegnare le Cartiere per più di qualche settimana così come quella acquisita per le banconote del Marocco mentre peseranno di più, a livello produttivo, gli ordini ricevuti da Turchia e Indonesia.
Tra i sindacati comunque permane una certa preoccupazione sul futuro e per questo hanno chiesto alla proprietà, il fondo americano Bain Capital, “chiarezza sul progetto imprenditoriale”. I timori nascono anche dalla concorrenza in aumento proprio nel settore delle carte valori, in particolare da parte di player internazionali come nel caso della Bce (le Cartiere Miliani sono tra le poche autorizzate a produrre la carta per la stampa delle banconote in euro) che potrebbe centralizzare la realizzazione della moneta unica. Ma a Fabriano guardano anche alla concorrenza di realtà nazionali emergenti come la cartiera di Foggia, la cui proprietà è dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato che fino all’inizio del Duemila era titolare proprio delle Cartiere Miliani.
La storica azienda fabrianese nata come Cartiere Milani nel 1782 dall’unione delle cartiere presenti sul territorio ad opera di Pietro Miliani, e conosciuta in tutto il mondo per gli album da disegno contrassegnati dall’inconfondibile logo F4 e il brand della carta Fabriano, era stata acquistata nel 2002 dal gruppo veronese Fedrigoni. Che, a sua volta, a fine 2017 è stato rilevato da Bain Capital.