L’ industria europea della stampa su carta da imballo subirà importanti ripercussioni a partire dalla fine di quest’anno, ovvero da quando entreranno in vigore i regolamenti della Commissione Europea mirati ad aiutare i fruitori a saperne di più sul cibo che consumano.
Le nuove normative prevedono che l’ imballaggio alimentare rispetti una serie di requisiti che vanno dai dettagli dell’elenco degli ingredienti alle informazioni nutrizionali e di contatto, dall’origine dell’alimento alla dimensione dei caratteri stampati.
Per aumentare le dimensioni dei caratteri stampati sugli imballaggi non è più possibile comprimere il testo per ospitare più di una lingua su ogni confezione. Una lingua per confezione significa maggiori variazioni e meno quantità nella produzione. Le tirature pèotrebbero dimezzarsi o addirittura ridursi a un quarto.
Tale riduzione delle tirature è destinata a rendere poco competitive le tecnologie di stampa tradizionale – offset e flex – per via dei costi di avviamento e ad avantaggiare le tecnologie di stampa digitale, prime fra tutte la stampa inkjet.
Molte aziende specializzate nella stampa su carta da imballo ignorano l’entrata in vigore di tali normative, che avranno ripercussioni importanti per i proprietari dei marchi, i consumatori e i supermercati e che cambieranno il concetto di imballaggio in tutta Europa. Per molti ciò comporterà l’aggiornamento delle procedure aziendali standard per far fronte alle direttive europee.
La documentazione rilevante rientra sotto il Regolamento (UE) N. 1169/2011, in vigore dal prossimo 13 dicembre e sostituirà i requisiti correnti dell’etichettatura delle derrate alimentari precisati nella Direttiva 2000/13/EC ed i requisiti di etichettatura nutrizionale della Direttiva 90/496/EEC.