Cambiano i tempi, cambia l’idea di nobilitazione. Se fino a qualche anno fa nobilitare uno stampato significava sostanzialmente renderlo ricco così che restituisse un’idea di opulenza (molto spesso concretizzata in decorazioni dorate), negli ultimi tempi la nobilitazione assume sempre più i contorni di un sobrio minimalismo, in cui è il tratto elegante a fare la differenza. Dei cambiamenti del concetto di nobilitazione e delle sue nuove frontiere se n’è parlato al Taga Day, l’evento annuale organizzato da TAGA Italia (Associazione di tecnici della comunicazione grafica), che quest’anno si è intitolato “All you need is gold”.
L’evento, che si è svolto lo scorso 10 novembre a Milano, ha visto l’intervento di professionisti della comunicazione e delle arti grafiche: Angelo Ferrara, direttore creativo della Robilant Associati, Carlo Gregori di Industrial Box e Giancarlo Vicini di Pusterla 1880, che hanno parlato anche delle tecnologie e delle tecniche legate al mondo della nobilitazione. Partendo dal titolo del convegno (in cui è possibile intravedere una citazione Beatlesiana) che rimarca ancora una volta come il mercato faccia fatica a smarcarsi dall’idea che l’oro sia essenziale per una nobilitazione, i relatori hanno poi affermato l’esigenza di favorire il dialogo fra designer e converter fin dalle prime fasi di un progetto, per constatarne la fattibilità (ed eventualmente correggere il tiro) man mano che il lavoro procede.
Fondata nel 1983 sul modello dell’omologa americana, Taga Italia nel corso degli oltre 30 anni dalla sua fondazione ha dato vita a iniziative di formazione e informazione dedicate ai tecnici delle arti grafiche italiane.