Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di Elisabetta Fanchin di Rifa Etichette:
“La nostra azienda è operativa al 100%. Siamo fortunati perché gli ampi spazi che abbiamo a disposizione (3.800 mq di area produttiva e 350 mq di uffici) ci permettono di rispettare le distanze tra operatori previste dalla legge e ci hanno permesso di mantenere in organico le stesse persone che lavoravano prima.
Con 4500 commesse l’anno, ciascuna con la necessità di campionatura e di gestione ravvicinata di ogni singolo passaggio dall’ordine alla consegna, non ci è possibile adottare un approccio di smart working completo. Così, per quanto riguarda le attività amministrative e di ufficio lavoriamo su due turni, alternando il lavoro da remoto e in presenza in slot di mezza giornata. Io per esempio questa settimana lavoro da casa tutte le mattine e in ufficio tutti i pomeriggi; settimana prossima farò il contrario. Lavoriamo su due turni anche in produzione. Due turni che non si accavallano, distanziati l’un l’altro da una pausa di 30 minuti durante la quale sanifichiamo tutti gli spazi.
Per quanto riguarda la produzione, abbiamo registrato un fermo nei clienti di fascia premium (per esempio nel settore della cosmesi o del beverage di alta gamma) e una grande sofferenza nel settore dell’abbigliamento, mentre stiamo lavorando molto per il settore farmaceutico e medicale.
La nostra più grande preoccupazione è stata fin dall’inizio l’approvvigionamento di materie prime, soprattutto perché, ancor più in questo frangente, dobbiamo dare certezza di consegna ai nostri clienti della GDO e in ambito medicale.
Da qualche settimana i nostri fornitori ci avevano avvertito di possibili ritardi di consegna e così noi abbiamo deciso di esporci e anticipare ordini di materie prime continuative. Questa strategia oggi ha pagato perché ci sta permettendo il rispetto e la costanza dei tempi di consegna. Questo vale anche per la consegna fisica de lavoro: se non ci sono corrieri provvediamo noi, direttamente con i nostri mezzi.
Credo che questa situazione ci stia aiutando a scoprire nuovi modi di lavorare. Nonostante l’alto livello di preoccupazione e stress, sono contenta e mi ritengo fortunata di aver scelto settori merceologici che danno soddisfazione e continuità”.