Gpack non ha mai sottovalutato la situazione derivante dal virus COVID-19, per questo già dal 24 febbraio sono stati presi i primi provvedimenti. Ovviamente con il passare del tempo il management aziendale e la proprietà hanno deciso di adottare misure più stringenti, fino ad arrivare alla stesura di un Protocollo interno in linea con le disposizioni del Governo.
“Salvaguardare la salute dei nostri dipendenti è la priorità dell’azienda e per farlo dobbiamo mettere in sicurezza gli ambienti e dotare tutti i collaboratori di dispositivi di protezione individuale”, spiega Elena Bramucci, che aggiunge: “Nessuno può entrare nello stabilimento fatta eccezione per i dipendenti e sono state create delle aree riservate con accesso limitato e controllato, dedicate a tutto il personale esterno. Inoltre per tutte le attività impiegatizie è stato attivato lo smart working evitando così riunioni, trasferte e visite di fornitori. Altra azione importante è stata la sanificazione degli ambienti avvenuta nei giorni scorsi”.
In questo particolare momento l’azienda è impegnata a garantire l’attività produttiva negli stabilimenti dedicati al farmaceutico e all’alimentare, viste le continue richieste che continuano ad arrivare dai grandi gruppi. “Realizzare il packaging dei nostri clienti è per noi importante come lo è garantire la sicurezza dei nostri collaboratori. Grazie a tutte le attività messe in campo fino ad ora possiamo mantenere operative tutte le linee di produzione per quei settori considerati di prima necessità”, aggiunge Pierpaolo Bramucci che insieme alla sorella Elena guida l’azienda familiare.