Cambio della guardia a Modena in Coptip, dove Giancarlo Panini lascia la presidenza a Giuseppe Rovatti. Ma non è l’unico spunto per la storica azienda emiliana, che inaugura una stagione ricca di novità. Oltre 95 anni di storia, 96 dipendenti di cui 64 soci, oltre 29 milioni di patrimonio netto, un fatturato che raggiunge i 37, una buona reputazione sul mercato e un alto livello di tecnologia ed automazione. Dati che tranquillizzerebbero molte aziende, ma non Coptip, che guarda avanti per ampliare la presenza sul mercato e aggiornare cultura d’impresa e governance.
Primo effetto di questa nuova strategia è la fusione per incorporazione di Nuova Grafica, piccola ma efficiente realtà di Carpi, che consentirà di allargare la filiera ai prodotti di qualità grazie agli investimenti nell’area della stampa a foglio e all’ingresso in altri segmenti e supporti (metallici e plastici) alternativi alla carta. Tra le prospettive di evoluzione c’è l’avvio di attività nei servizi grafici e di creatività, sia come supporto alla stampa che nel sempre più promettente ambito web, acquisendo quote di mercato con nuovi rami di attività nella filiera della comunicazione.
“Oltre a cambiare il presidente che è anche dg abbiamo rinnovato metà del CdA e rafforzato il gruppo dirigente con manager giovani e motivati – dice Panini con orgoglio –. Da fine 2013 è con noi Roberto Dalla Fontana, responsabile commerciale e degli approvvigionamenti, proveniente dalla Burgo, e abbiamo inserito anche un direttore alle operazioni. Ci prepariamo al dopo crisi per cogliere le opportunità. Nel 2015 stiamo già sentendo gli effetti positivi di un’inversione di tendenza e iniziamo a diversificare l’offerta per presentarci rinnovati sul mercato”.
Si arricchisce quindi di un nuovo episodio la tendenza all’aggregazione aziendale per competere su mercati che premiano l’integrazione di competenze e progetti. La fusione di Nuova Grafica in Coptip non è comunque un matrimonio al ribasso, visto che le due aziende nel 2015 supereranno abbondantemente i 41 milioni di fatturato con una elevata patrimonializzazione che consentirà di investire con mezzi propri. Con i 18 nuovi arrivi gli addetti diretti saliranno a 114, senza contare l’indotto, mentre il brand Nuova Grafica verrà conservato, così come i due siti industriali.
“Il futuro è innovazione e diversificazione – conferma il nuovo presidente Giuseppe Rovatti –: e l’incorporazione di Nuova Grafica conferma un’inedita strategia per continuare competere su un mercato che in dieci anni ha perso competenze, fatturato e occupati. Per questo il nostro programma si riassume in una parola: sviluppo. All’attività caratteristica di stampa a rotativa per grandi numeri aggiungeremo comunicazione integrata, cartotecnica, packaging e labelling”.
Il punto segnato dalla fusione rappresenta, secondo Panini e Rovatti, sia un punto di arrivo che di partenza. Da un lato una gestione prudente ha creato le condizioni per diversificare le attività di Coptip, e dall’altro l’azienda si riposiziona come soggetto capace di operare in tutta Italia e in una filiera che va dai servizi grafici alla stampa di qualità, dalla stampa rotativa al post- stampa.
“A settembre annunceremo i dettagli commerciali e industriali del piano di integrazione, che prevede la valorizzazione di entrambi gli stabilimenti – anticipa Rovatti –. Abbiamo in mente di trasformarci in un polo di innovazione e di eccellenza per la stampa piana, e a questo proposito stiamo definendo un importante investimento su un’innovativa tecnologia di stampa.”
“Abbiamo una solidità che ci permette di investire in sicurezza, ma le macchine non sono tutto: vogliamo crescere in cultura d’impresa, velocità e qualità del servizio per un approccio integrato al cliente. Non punteremo solo a riposizionarci sul mercato ma anche a esplorare nuovi ambiti e modelli di collaborazione con le aziende del territorio – conclude –, consapevoli che non si può stare da soli e occorre arricchire la tradizione con il valore aggiunto della tecnologia”.
Nelle foto, Giuseppe Rovatti, neo presidente di Coptip e Giancarlo Panini, presidente uscente