Da Assocarta, Assografici e Sindacati una dichiarazione con sei per rafforzare la competitività del settore carta e imballaggio
Oggi, 27 febbraio, presso il Centro Congressi Frentani di Roma, Assocarta, Assografici e i sindacati SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM e UGL Chimici hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta contenente sei proposte concrete per rafforzare la competitività del settore della carta e dell’imballaggio. Il focus delle proposte è su energia ed economia circolare, temi cruciali per garantire un futuro sostenibile ed economicamente vantaggioso per le imprese italiane.
Il settore cartario, cartotecnico e della trasformazione di imballaggi rappresenta un fatturato di 18 miliardi di euro e occupa oltre 80.000 persone, con una filiera che si estende fino al settore grafico e delle macchine, raggiungendo i 28 miliardi di euro e l’1,3% del PIL nazionale. Nonostante le difficoltà legate all’alta costanza dei costi energetici e alle sfide ambientali, il settore continua a mostrare resilienza grazie al capitale umano e alla sua competenza.
Le sei proposte per sostenere la competitività del settore carta e imballaggio
1. Attuazione della Gas Release e prezzi equi per le industrie energivore
Una delle principali difficoltà affrontate dal settore è il caro gas. Le organizzazioni chiedono l’attuazione urgente della Gas Release, approvata nel DL Ambiente dello scorso dicembre, che dovrebbe consentire alle industrie energivore italiane di accedere a prezzi equi per l’energia, seguendo il modello francese dell’ARENH (Accordo per la fornitura di energia nucleare a prezzi agevolati alle imprese). Questo intervento è cruciale per ridurre il pesante impatto economico derivante dai costi energetici e per garantire la competitività delle imprese italiane nel mercato globale.
2. Decarbonizzazione competitiva con energia elettrica verde
Un’altra proposta riguarda la decarbonizzazione del settore, che è difficilmente raggiungibile senza un accesso a energia verde a basso costo. L’alto costo dell’energia sta sottraendo risorse vitali per gli investimenti in tecnologie più sostenibili. La decarbonizzazione diventa realizzabile solo con una sostenibilità congiunta tra costi contenuti dell’energia e politiche ambientali, evitando di perdere terreno rispetto a paesi che godono di energia a prezzi più bassi e con vincoli ambientali meno stringenti.
3. Detassazione per lavoratori con contratti a turno
Il settore cartario e dell’imballaggio è caratterizzato da un’occupazione stabile e altamente qualificata. Tuttavia, la detassazione per il lavoro svolto nelle ore di picco (domenicale, notturno e festivo) è una misura che potrebbe attrarre nuovi talenti e favorire il ricambio generazionale. L’introduzione di incentivi fiscali per queste indennità permetterebbe di rendere il settore ancora più attrattivo e competitivo.
4. Rafforzamento dell’economia circolare
Una proposta chiave riguarda l’economia circolare, con due misure fondamentali: la maggior valorizzazione della carta da riciclare e l’introduzione di titoli per l’efficienza energetica. Questi dovrebbero premiare le aziende che utilizzano un maggior quantitativo di carta riciclata, incentivando la riduzione delle emissioni e il miglioramento delle performance ambientali. Inoltre, è necessario includere gli scarti di riciclo nei Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti, dando concretezza al principio di gerarchia dei rifiuti.
5. Supporto alla filiera dell’imballaggio circolare
Il settore dell’imballaggio, che rappresenta uno dei più grandi mercati europei per il riciclo, richiede una protezione specifica contro le restrizioni imposte dal Regolamento sugli imballaggi (PPWR). La difesa delle esenzioni per gli imballaggi a base di carta è essenziale per garantire che il riciclo rimanga il migliore “fine vita” per questi materiali. Inoltre, occorre un adeguato riconoscimento della sostenibilità degli imballaggi flessibili, in quanto soluzioni leggere e altamente performanti nel proteggere i prodotti e ridurre lo spreco alimentare.
6. Incentivare gli investimenti in tecnologie sostenibili
Infine, le organizzazioni chiedono di sostenere fiscalmente gli investimenti in tecnologie che riducono l’impatto ambientale degli imballaggi. L’introduzione di incentivi per le aziende che investono in linee di confezionamento ecologiche è un passo fondamentale per promuovere l’innovazione e favorire la transizione verso un sistema di produzione più verde e sostenibile