Quattro domande a cui rispondere prima di acquistare un nuovo sistema di stampa tessile
di Nogah Senecky – Kornit Pixel to Parcel
L’acquisto di un nuovo sistema di stampa tessile è una tappa fondamentale per le aziende. Può indicare l’avvio di una nuova impresa commerciale, l’espansione dell’attuale attività e la consapevolezza che i target di riferimento chiedono più di quanto essa è in grado di offrire al momento. Scegliere la macchina che meglio risponde a tutti i requisiti può essere un’impresa non semplice a maggior ragione se non sono chiare le esigenze a cui la nuova tecnologia in cui investire deve far fronte. Per supportate le i decision maker delle azione in questo importante passo abbiamo definito quattro domande strategiche a cui rispondere per individuare la soluzione più adatta.
- Consente la flessibilità?
Flessibilità è sinonimo di crescita dell’attività, perché consente alle aziende di acquisire una più ampia gamma di lavori e di espandere la rete di contatti. La capacità di adattare la nostra attività e di servire diverse tipologie di clienti è un aspetto essenziale, e di conseguenza questa domanda è un ottimo punto di partenza. Ecco perché circa un anno fa il 50% delle aziende di moda ha avviato un significativo processo di trasformazione per incrementare la flessibilità.
Ma cosa significa esattamente flessibilità nella stampa tessile? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo chiederci cosa possono desiderare print buyer e brand. Guardando l’ampio spettro di esigenze del mercato possiamo capire quante funzionalità dovrà avere il sistema che acquisteremo. Alcuni brand ordinano limited edition, che significa basse tirature e rapidi tempi di consegna, mentre altri hanno bisogno di grandi volumi di produzione realizzati sempre con tempistiche veloci. Un altro elemento che determina il livello di flessibilità è la gamma dei design e dei tipi di tessuti su cui possiamo stampare. Infine, la nostra abilità di produrre ogni lavoro on-demand è la caratteristica che determina flessibilità: in questo modo abbiamo la possibilità di servire immediatamente i clienti senza essere vincolati da una rischiosa e onerosa gestione delle scorte.
2. È conveniente ed efficiente?
L’altro fattore che rende una nuova macchina determinante per la crescita del business è il rapporto costi-benefici. Potremo dare impulso alla nostra attività, massimizzando le opportunità, solo se conosceremo esattamente quanto ci costa realizzare ogni lavoro e ci concentreremo sulla riduzione di tali costi senza però rinunciare a soddisfare le esigenze del mercato. Sappiamo bene che nell’odierno contesto economico le aziende della moda e del retail sono concentrate sull’ottimizzazione, con brand come H&M che hanno annunciato piani dettagliati per la riduzione delle spese.
Quali altri fattori correlati alla nuova macchina possono influire sui costi? Uno di questi è la formazione del personale. Più tempo ci vorrà per formare i dipendenti, nuovi o attuali, più tempo dovremo aspettare prima di avere un vero ritorno sull’investimento. Le problematiche della forza lavoro continuano a incidere sui costi, soprattutto se esaminiamo il numero di operatori impegnati per realizzare ogni lavoro.
Un altro classico elemento è la disponibilità e la manutenzione della macchina. Se la macchina è inattiva, la produzione si ferma. È cruciale essere in grado di rilevare facilmente i malfunzionamenti e di prevenirli pianificando gli opportuni interventi di manutenzione preventiva.
Le ristampe in caso di prodotti non conformi rappresentano un altro fattore determinante per cui è necessario ricercare una tecnologia in grado di automatizzare al meglio il processo prevenendo gli errori garantendo la precisione e al contempo prevendendo ritardi nella consegna. La possibilità di stampare più tessuti sulla stessa macchina fa risparmiare spazio, la produzione on-demand riduce l’utilizzo di materiali costosi e una macchina a basso consumo energetico minimizza le bollette.
3. È rispettoso dell’ambiente?
È triste riconoscerlo, ma non tutte le aziende di stampa mettono questa domanda tra le priorità. Ma con il 76% dei consumatori che compiono uno sforzo consapevole per acquistare prodotti più sostenibili, tutti dovremmo prendere in considerazione la possibile “impronta digitale” di una nuova macchina. I brand con cui collaboriamo si informerebbero probabilmente sulla conformità delle aziende ai diversi standard di sostenibilità. E se loro rivolgono queste domande, dovremmo farlo anche noi. La sostenibilità influisce sulla flessibilità, e questa porta alla crescita.
Ancora una volta, dobbiamo verificare che la nuova macchina non generi sprechi di materiali, energia e risorse naturali. Dispone di specifiche certificazioni che indicano il livello di sostenibilità e la sua capacità di rispettare gli standard internazionali? Se non conduciamo una corretta procedura di due diligence incentrata sulla sostenibilità, potremmo perdere l’accesso a interi mercati.
4. Dispone di un servizio a valore aggiunto
Cosa succede dopo l’acquisto della macchina? In caso di domande ed esigenze, c’è un servizio di assistenza tecnica da contattare?
Molti dei servizi di Kornit sono destinati a supportare il processo di stampa da un punto di vista olistico. L’obiettivo di Kornit, è mettere in collegamento tra i fornitori in tutta la supply chain e di aiutarli a mettere a punto un flusso di lavoro ottimizzato.
Altri prodotti come Kornit Konnect offrono dati di produzione che incrementano il rapporto costi-benefici misurando ogni fase del processo e mettendo a disposizione innovative modalità per ottimizzarlo. Da ultimo, le macchine Kornit sono piattaforme in continua evoluzione e aggiornamento, assicurando ai clienti sempre l’ultimissima versione.
Informarsi ed esaminare questi argomenti aiuterà le aziende a compiere scelte più consapevoli e ad acquistare una macchina più adatta alle proprie esigenze di business. R