“Inspiring printing, nuovi paradigmi nella comunicazione stampata” è il titolo dell’evento che si è tenuto il 27 marzo, in cui Canon ha presentato i risultati della ricerca condotta dal Centro Studi Printing di Stratego Group

Oggi, 27 marzo 2025, presso lo Spazio Davide Campari a Sesto San Giovanni (Milano), si è tenuto l’incontro “Inspiring printing, nuovi paradigmi nella comunicazione stampata” in cui Canon ha presentato i risultati della ricerca condotta dal Centro Studi Printing di Stratego Group, relativa all’evoluzione del settore della stampa nelle strategie di comunicazione di marca e al ruolo dello stampatore nel suo rapporto con agenzie e brand.

Una location perfetta quella scelta da Canon per l’evento un luogo che include il Museo Campari, un luogo in cui cultura di prodotto e della marca, ricerca, design, tipografia e artefatti anche stampati si amalgamano in un gio

Un’occasione di analisi e confronto importante per comprendere come i nuovi paradigmi di comunicazione influenzino le scelte di investimento dei brand, le modalità di lavoro delle agenzie e, di conseguenza, il ruolo dei Printing Service Provider (PSP): tra nuove sfide, aspettative e opportunità.

L’evento di presentazione della ricerca

La presentazione della ricerca si è svolta nell’auditorim dello spazio Spazio Davide Campari  e si è aperta con l’introduzione di Gianluca Ghiadoni, Product Business Developer di Canon Italia, che ha dato il benvenuto alla platea e ha introdotto il tema della giornata.

La Michela Pìbiri caporedattrice di PRINTlovers ha poi presentato alcuni punti chiave della survey intitolata “I nuovi paradigmi della comunicazione stampata: sfide e opportunità” curata per Canon EMEA dal Centro Studi Printing di Stratego Group. Si tratta di un documento ricco e dettagliato, che analizza l’evoluzione del ruolo dello stampatore nel panorama della comunicazione di marca, focalizzandosi sulle dinamiche tra agenzie, brand e stampatori stessi ma anche dei fornitori di tecnologie di stampa come Canon.

Prendendo spunto da quanto emerso dalla ricerca si è svolta in concomitanza una tavola rotonda, moderata dal CEO di Stratego Group Enrico Barboglio, che ha messo a confronto importanti attori della filiera della comunicazione: Marta Schiraldi, Head of Sustainability, Safe & Health di Nestlé Italia; Tiziano Saitta, head of Creativity e Pack Design Specialist, e Giuseppe Bellucci, Account Director, di arteficegroup; Marco Santoboni, Marketing Director di GRAFOX.

Canon inspiring printing

La ricerca, riassunta in un approfondito e articolato report, ha coinvolto un campione di 19 agenzie – con clienti attivi principalmente nel settore alimentare, beverage, retail e servizi – e 18 brand italiani – di grandi, medie e piccole imprese operanti in diversi settori, con una prevalenza di aziende produttrici.

Concentrandosi su 4 aree tematiche, il report ha evidenziato come il ruolo dello stampatore stia evolvendo in un contesto sempre più complesso e dinamico, in cui la conoscenza delle tecnologie digitali e la capacità di integrarle con le soluzioni tradizionali siano fattori chiave per il successo.

Rapporto tra comunicazione digitale e stampa

Dal report emerge come i nuovi paradigmi della comunicazione abbiano ridefinito, ad esempio, il rapporto tra obiettivi, canali di informazione e budget. Uno degli elementi che emerge è che le risorse da investire per la stampa non superano mai quelle impiegate nel digitale.

Ciò non significa, tuttavia, che l’efficacia della comunicazione stampata non venga riconosciuta, soprattutto quando si tratta della costruzione di brand awareness, della fidelizzazione dei clienti, della connessione emozionale con gli stessi e dell’attivazione immediata del target tramite l’utilizzo di QR code.

In generale, cataloghi, volantini e brochure restano i mezzi stampati più utilizzati e la comunicazione massiva interessa sempre meno: per catturare l’interesse del pubblico, lo strumento vincente è sicuramente la personalizzazione. In tal senso, l’efficacia del packaging creativo, emersa nell’indagine, testimonia la necessità di usare confezioni e imballaggi come forma di comunicazione per distinguersi dai competitor. Inoltre, un rinnovato interesse verso l’advertising cartaceo suggerisce l’importanza della stampa nelle campagne di brand awareness, in un’ottica di maggiore memorabilità. A questo si aggiunge il contributo della comunicazione visiva outdoor e indoor, in cui l’uso di applicazioni di stampa di grande formato rafforzano l’impatto visivo e la comprensione dei messaggi identitari dei brand, contribuendo a generare il cosiddetto “effetto WOW”.

La stampa si conferma dunque come il canale preferenziale per esprimere autorevolezza, rendere riconoscibile il brand e intensificare la percezione di messaggi e valori aziendali.

L’uso della stampa

Dall’indagine “Canon inspiring printing. I nuovi paradigmi della comunicazione stampata: sfide e opportunità” risulta evidente che, sia per i brand che per le agenzie, il tema valoriale sia l’elemento distintivo della stampa. Uno strumento che gioca un ruolo comunicativo, oltre che funzionale e connesso agli obblighi di legge.

Il trend principale, in questo senso, sembra essere la ricerca di elementi creativi, distintivi, personalizzanti e, nel caso dei brand, anche di materiali innovativi. La stampa, proprio per il suo impatto emotivo, necessita di supporti in grado facilitare la memorabilità del contenuto narrativo e di generare impressioni tattili coinvolgenti. L’uso di materiali sensoriali offre al pubblico l’impressione di maggior cura, vicinanza e dedizione, a fronte di una quotidianità sempre più digitale e distante. L’osservatore, di fronte a un contenuto stampato e personalizzato, si sente apprezzato e coinvolto in un contatto diretto con il brand.

Il rapporto con lo stampatore

In questo scenario lo stampatore (PSP) assume il ruolo di consulente sia per le agenzie che per i brand.

Il fattore più ricercato diventa la qualità di stampa, mentre il prezzo più basso non è una discriminante nella scelta del fornitore; sono invece molto importanti la puntualità nella consegna e il rapporto costo/qualità. Altre caratteristiche ricercate, in particolare dai brand, sono la versatilità nella gestione di diversi tipi di progetto e la capacità di gestire quantità variabili, sia piccole che di grandi tirature. Le agenzie danno molto peso anche alla capacità di consulenza nella scelta dei materiali, delle finiture e delle tecniche di stampa più adatte a un determinato tipo di applicazione.

A fronte di questa tendenza, le agenzie ricevono dagli stampatori principalmente suggerimenti su come migliorare il design o la funzionalità dei prodotti da stampare, mentre i brand raccolgono informazioni sulle novità tecnologiche, sulla capacità di stampa e sui possibili supporti.

Tuttavia, dal report emerge che, sebbene il PSP non sia più considerato solo un fornitore, è ancora coinvolto solo una volta nel processo di produzione, per migliorare il design o la funzionalità del prodotto. Mentre se fosse attivato durante la fase strategica e progettuale, potrebbe portare la sua esperienza per promuovere, ad esempio, aspetti legati alla sostenibilità o suggerire soluzioni di stampa come touchpoint in iniziative multicanale e via di accesso al digitale.

Si evidenzia, dunque, un importante spazio di manovra in cui il PSP potrebbe inserirsi per proporre soluzioni di comunicazione da adottare, anche in una logica di miglioramento ed efficientamento del rapporto stampa-digitale. Non solo fornitore, ma interlocutore strategico, il PSP potrebbe distinguersi costruendo competenze e relazioni, diventando un riferimento anche oltre la propria offerta diretta.

La relazione con le tecnologie di stampa

L’analisi “Canon inspiring printing. I nuovi paradigmi della comunicazione stampata: sfide e opportunità”, infine, si concentra sulla stampa digitale, cercando di sondare la reale conoscenza delle sue potenzialità e dell’utilizzo concreto per le esigenze di comunicazione da parte dei due cluster (agenzie e brand).

Il risultato che emerge è che le tecnologie di stampa e i vantaggi offerti da queste ultime sono conosciuti e ampliamente valorizzati. Viene però sottovalutato o, poco considerato, l’aspetto di sostenibilità: area in cui i PSP potrebbero apportare il proprio expertise.

Il report prosegue analizzando applicazioni e soluzioni di stampa attraverso casi concreti di successo dei clienti Canon, dimostrando il grandissimo potenziale della stampa nel generare emozioni e centrare importanti obiettivi strategici. L’unico limite è l’immaginazione.

In conclusione, ciò che emerge dalla ricerca è il fatto che oggi i PSP possono davvero fare la differenza, proponendosi come consulenti a 360 gradi, offrendo soluzioni innovative e personalizzate, adattandosi alle nuove esigenze del mercato e alle richieste di brand e aziende, con le quali possono costruire relazioni solide e durature.

“Le tecnologie di stampa Canon rappresentano un potente strumento creativo per i brand, permettendo di realizzare comunicazioni visive di grande impatto. I Printing Service Provider, grazie alla loro esperienza e specializzazione, sono in grado di offrire consulenze strategiche e soluzioni personalizzate che integrano perfettamente stampa tradizionale e digitale. Questo approccio consente ai brand di distinguersi sul mercato, valorizzando al massimo ogni progetto di comunicazione. Siamo fieri di aver lavorato alla costruzione di una ricerca che approfondisce le caratteristiche del mercato, fornendo preziose indicazioni per affrontare le nuove sfide e opportunità” afferma Davide Balladore, Marketing & Innovation Director DP&S di Canon Italia. 

Per richiedere il report completo: https://www.canon.it/business/insights/articles/insight-report-mercato-italia