Il destino purtroppo non è avaro nel dispensare eventi davanti ai quali, molto spesso, non si riescono a trovare giustificazioni. Camillo Di Nardo era una bellissima persona, troppo giovane e ben voluto per lasciarci improvvisamente a 56 anni. E’ difficile accettarlo e forse inutile cercare di capire.
E’ anche difficile non cadere in quella che potrebbe sembrare retorica, ma non lo è, parlando di Camillo e ricordando quanto le sue doti fossero tutte di segno positivo sia professionalmente che umanamente.
Noi lo abbiamo conosciuto soprattutto per la sua vita di lavoro dove alla grande competenza nel mondo del color management univa una grande modestia e disponibilità nel capire le esigenze del cliente e aiutare a risolvere i problemi, nello spiegare una materia decisamente non semplice e insegnare agli operatori le procedure di controllo. Il suo nome è legato a doppio filo a quello di GMG la società tedesca per la quale è stato il distributore in Italia sin dalla fine degli anni ’80, da quando cioè incominciavano ad essere disponili i primi strumenti hardware e software in grado di tenere sotto controllo un tema molto complesso quale quello del colore in stampa. Di Nardo è stato la persona alla quale ricorrevano le principali fotolito e i maggiori stampatori che volevano affrontare e risolvere queste tematiche. Camillo godeva di una grande stima anche in casa madre. La sua competenza ha aiutato lo sviluppo dei prodotti che anche grazie a lui sono diventati degli standard di riferimento.
Camillo lascia la moglie Raffaella e le figlie Anna e Rachele di 14 e 16 anni alle quali ci stringiamo in un abbraccio con la certezza di non dimenticare il segno che egli ha lasciato nel mondo della stampa.