L’azienda svizzera ha in programma nuovi investimenti presso la sede di Firenze
Un grande gruppo internazionale, leader nella produzione di macchine per la stampa e converting, la cui proprietà è in fase di passaggio al 100% al fondo JBF Finance, ha deciso di puntare sull’Italia. E in particolare sul territorio fiorentino dove ha messo radici sette anni fa, con l’acquisizione di un’azienda locale, la Nuova Gidue, e dove non ha intenzione – com’è purtroppo successo a più di una multinazionale che ha spostato in altri Paesi l’attività – di andarsene. Anzi vuole investire ancora di più per crescere nella produzione di macchine – innovative e digitali – per la stampa in linea a banda stretta e media (non superiore al metro) e il converting di etichette e imballaggi.
Il gruppo è Bobst che ha aggiunto alla sua leadership l’apporto e lo sviluppo negli anni di Bobst Firenze. Nata nel 2015 dall’acquisizione dell’azienda familiare Gidue, a cui è seguita quella di Mouvent due anni dopo, Bobst Firenze si è aggiunta al ricco patrimonio del gruppo svizzero – presente nel nostro Paese anche con Bobst Italia che l’anno scorso ha acquisito la storica produttrice di impianti rotocalco Officine Meccaniche Giovanni Cerutti – portando con sé know-how ed esperienza nel fornire una tecnologia esclusiva per la stampa in linea a banda stretta e media e il converting di etichette e imballaggi. Le macchine da stampa e trasformazione Bobst rispondono e soddisfano le esigenze dei produttori in importanti segmenti di mercato: etichette linerless, coupon, imballaggi flessibili, sacchetti stand-up, alluminio, cartoncino, etichette PS, etichette wrap-around, etichette in-mold, shrink sleeve, tubi laminati, biglietti della lotteria ed etichette wet-glue. Il portfolio si basa anche su tre principali soluzioni di imballaggio dei prodotti finali: etichette, stampanti per cartone flessibile e cartoni pieghevoli.
Una crescita in controtendenza rispetto all’andamento dell’economia che, spiega in un articolo pubblicato da Quotidiano Nazionale, Matteo Cardinotti, AD di Bobst Firenze, è destinata a proseguire.
Confermando il forte legame con il territorio fiorentino, infatti, l’obiettivo è quello di raddoppiare entro tre anni la capacità produttiva. E in attesa che si definisca il progetto per la creazione di un unico polo produttivo, l’anno scorso è stata ampliata di un altro 30% la capacità produttiva ed entro l’anno prossimo, anticipa Cardinotti, sarà implementato un terzo stabilimento in aggiunta ai 3550 metri quadri attuali con 31 isole di assemblaggio.
La crescita, confermata da un fatturato raddoppiato rispetto ai ricavi pre-Covid e che quest’anno dovrebbe toccare i 75 milioni di euro, riguarda anche la forza lavoro con piani ambiziosi di aumento dei dipendenti, con una forte presenza di periti e ingegneri. Rispetto agli attuali 140 collaboratori (più 15 da 2022), infatti, entro fine anno, ricorda l’AD di Bobst Firenze, si arriverà a più di 150 mentre una ventina di ulteriori assunzioni sono previste nel 2023.
Le figure più ricercate? “Quelle impiegate in quello che una volta si definiva ufficio tecnico. Ovvero il cuore della ricerca e progettazione dell’azienda. Quindi periti elettromeccanici e ingegneri meccanici, informatici e dell’automazione”. Figure che rispondono alle esigenze di un’azienda che ha puntato, per crescere sul mercato e acquisire grandi clienti internazionali, sull’offerta di impianti e piattaforme sempre più evolute tecnologicamente per anticipare il futuro del mondo delle macchine per la stampa di etichette e per il packaging coniugando connettività, digitalizzazione, automazione e ovviamente sostenibilità. Principi racchiusi nell’ultima piattaforma messa sul mercato, per cui sono cominciati i primi ordini di consegna, la serie Bobst Digital Master. Una piattaforma modulare “ibrida” che abbina la stampa digitale con quella convenzionale flexo per operare in quello che viene definito circuito chiuso e che in questa prima fase è indirizzata al settore delle etichette e del converting in cartoncino e in futuro, con l’introduzione di ulteriori software, si allargherà ad altre tipologie di stampa.
Il Competence Center di Bobst Firenze del resto è diventato il punto d’incontro di tutte le tecnologie Bobst nel settore “Label”, raggruppando le macchine da stampa perché i clienti in visita possano scoprire tutte le soluzioni per ottimizzare la propria produzione in base ai propri bisogni in termini di applicazioni, mercati e tirature. Così, conclude Cardinotti, “ogni visitatore può approfittare di un’esperienza personalizzata traendo particolare vantaggio non solo dalla presenza di esperti, ma anche nella stampa dei propri lavori sulle macchine Bobst o sottoponendo richieste specifiche”.