Mentre la crisi non smette di mordere il settore, c’è un’azienda che continua a crescere grazie alla flessibilità, all’innovazione e alla qualità del prodotto. Il Gruppo Cordenons produce carte fini e tecniche per vari target e mercati, proponendo oltre 2500 articoli. I suoi punti di forza sono da un lato la ricerca e lo sviluppo di carte innovative, dall’altro la capacità di sommare i contenuti tecnologici ai trend creativi del momento, richiamando numerosi clienti di alta gamma.
Dalla tradizione secolare Cordenons ha inoltre ereditato la vocazione a creare carte preziose che richiamano l’eleganza dei prodotti fatti a mano. La flessibilità consente al gruppo di spaziare in un ampio portafoglio prodotti, che include le carte moderne metallizzate e iridescenti, effetti particolari capaci di richiamare le sensazioni tattili e visive della plastica o dei tessuti, oltre alle carte classiche marcate, vergate e goffrate, personalizzabili per colore, grammatura e rifinitura.
L’azienda, presieduta da Ferruccio Gilberti, ha due impianti produttivi, uno in Friuli a Cordenons, vicino a Pordenone, e l’altro in Trentino, a Scurelle. Il fatturato consolidato del 2015 è stato di 85 milioni, realizzato per il 65% all’estero. Con oltre 270 dipendenti, ha una capacità produttiva di circa 40 mila tonnellate l’anno; i tre quarti dei clienti sono distributori, il resto clienti diretti.
Ma quali sono le scelte alla base del successo del gruppo? Lo abbiamo chiesto a Matteo Suardi, in azienda da una decina d’anni e da poco nominato direttore commerciale. “Anche per noi sono stati anni difficili, poi abbiamo individuato la strategia giusta – spiega -: essere davvero noi stessi, non rincorrere i concorrenti e accontentare il mercato valorizzando i nostri punti di forza. In altri termini puntare sui prodotti di alta qualità, che i clienti hanno sempre apprezzato”.
“Negli ultimi due anni – aggiunge – abbiamo continuato a crescere come fatturato e redditività, visto che nel 2015 il nostro Ebitda ha raggiunto il 14%. Dopo uno sviluppo così considerevole, gli obiettivi del 2016 sono di proseguire in una crescita sana ed equilibrata: puntiamo a mantenere e di consolidare i passi avanti appena fatti, approfittandone inoltre per riorganizzarci all’interno e per rafforzare la struttura. Questo ci consentirà anche di attrarre nuovi clienti”.
I principali utilizzi delle carte grafiche di Cordenons sono la stampa digitale, offset, termografica e litotipografica, la stampa a caldo con o senza foil, la stampa a secco, laser e i processi di taglio e cordonatura per la realizzazione di packaging di lusso. Tra i clienti molti brand della moda, della cosmesi e del vino, che nobilitano con carte speciali confezioni e supporti di comunicazione. Ogni anno l’azienda introduce prodotti nuovi, capaci di interpretare le tendenze del momento.
L’area carte tecniche vale circa il 10% del fatturato: Cordenons opera nel campo della filtrazione di liquidi con prodotti rivolti ai settori alimentare, chimico, farmaceutico e industriale. Oltre a cartoncini, carte e strati filtranti in risposta alle esigenze dei clienti sono stati aggiunti alla gamma i sacchi filtranti, le cartucce e i contenitori che utilizzano tecnologie avanzate.
Le strategie commerciali mirano a valorizzare e diffondere i prodotti di successo, cogliendo il potenziale dei mercati esteri. “I più rilevanti sono l’Europa, che insieme all’Italia vale la metà del fatturato – dice Suardi -. Poi vengono Stati Uniti, Australia e Far East. I Brics? Ci interessano, ma non sono nel nostro orizzonte di interesse immediato. Per il momento il nostro mix è funzionale, però non rinunceremmo a sviluppare le nuove opportunità che dovessero presentarsi”.
Un aspetto innovativo di Cordenons è aver scelto le risorse interne per rinnovare il management: oltre a Suardi provengono dal “vivaio”, il direttore generale Enrico Caviglia e il direttore degli stabilimenti Luca Monacelli, in azienda da molti anni: è la conferma della lungimiranza di Gilberti, che ha rafforzato la struttura manageriale sommando e valorizzando esperienza e competenze.