Ripartenza significa anche ripristinare le buone consuetudini e una di queste è sicuramente l’appuntamento con il Digital Printing Forum che per noi di Stratego Group e per la community del printing è un punto fermo nel calendario degli eventi. Lo scorso 23 settembre al Grand Hotel Villa Torretta si è svolto finalmente in presenza proprio il nostro caro DPF che per essere up-to-date è diventato Inkjet Digital Printing Forum, concentrandosi sulle evoluzioni della stampa a getto di inchiostro. “Non riusciamo a stare senza organizzare eventi”, ha confessato Enrico Barboglio, ideatore del DPF e CEO di Stratego Group ringraziando il team aziendale per avere lavorato assiduamente per sostenere il vivace programma di appuntamenti digitali che hanno permesso di mantenere vivo il legame dell’audience durante la pandemia. Ringraziamento che si è esteso al pubblico presente e in particolare alle aziende sponsor che hanno creduto nella ripresa dell’evento supportando il Digital Printing Forum. Un variegato parterre di vendor che spaziano da Ricoh a Xerox, da Kyocera a Riso, per quanto riguarda la stampa di produzione di piccolo formato, REM per le etichette, Errelle e Neos per il grande formato, Shazam per le soluzioni software fino al finishing con Quadient e Contiweb. Ma anche un panel di relatori internazionali intervenuti in presenza per offrire la loro visione degli sviluppi del printing come Ralph Schlözer, analista di fama internazionale, e Pat McGrew, communication technology evangelist.

I lavori si sono aperti con la presentazione di una Survey che mostra come la stampa digitale oggi si integri nei diversi mercati, con pillar che coinvolgono diversi applicazioni e supporti in un’ottica di convergence in cui stampa editoriale, commerciale e packaging si sovrappongono offrendo agli stampatori opportunità di business trasversali. In particolare nell’area del packaging, l’inkjet si prospetta come la tecnologia abilitante su diversi fronti.

“Se ai suoi esordi negli anni ’90 la stampa a getto d’inchiostro si posizionava ai margini: – ha sottolineato Barboglio – da una parte nelle stampanti del segmento consumer e dall’altra applicata a mercati industriali di nicchia, oggi ha raggiunto una trasversalità di soluzioni che toccano i mercati più diversi. Un’evoluzione continua che nei prossimi anni vedrà importanti sviluppi supportati dalla ricerca negli ambiti più diversi”.

Per questo nel 2018 è nato Print4All primo evento che tratta il printing con una visione di convergenza di applicazioni e mercati, andando a soddisfare la domanda di prodotti stampati in continuo cambiamento che spinge gli stampatori – come dimostra una ricerca di Printing United – gli stampatori a ricercare nuovi sbocchi per il loro business.

Lo stato attuale del Production Printing

Ralf Schlözer ha offerto una visione di mercato complessiva restituendo un quadro del mercato della stampa e di quanto la pandemia ha impattato sui volumi e sul fatturato di questo business. A livello europeo, la crisi degli ultimi due anni ha visto un crollo che ha determinato una perdita del 31%, oggi in ripresa lenta ma costante tra alti e bassi. Se da un lato si intravvede un potenziale di ritorno alla normalità dall’altro la pandemia ha accelerato il processo di conversione all’impiego della tecnologia per la comunicazione. Tuttavia stiamo assistendo al lancio di tecnologie in grado di offrire sempre maggiore flessibilità e di migliorare il just-in-time, che si adattano perfettamente alla richiesta di basse tirature e produzioni locali.

Le installazioni di macchine tra il 2019-2025 vedrà un declino della tecnologia toner (40%) e una crescita del 16% dell’inkjet, si prevede il punto di pareggio tra le due entro il 2025. Rimane stabile il mercato della bobina, mentre il vero dinamismo è dato dalle macchine a foglio per cui l’inkjet è vero che è consolidato, ma in ambito di stampa di produzione ci sono ancora de prospettive di crescita e molte aziende stanno cercando di conquistare questo segmento di mercato. Anche se Drupa non si è svolta in presenza sono state presentate diversi nuovi sistemi di stampa a foglio e in parte anche a bobina. Come scegliere tra queste due diverse modalità di stampa: la bobina è molto profittevole ed efficiente in caso di lavori simili tra loro, la stampa a foglio è più versatile e flessile per quanto riguarda le applicazioni. Le novità tecnologiche del prossimo futuro riguarderanno nuovi inchiostri e primer in grado di ampliare il color gamut riproducibile e la possibilità di impreziosire lo stampato, migliorando la qualità di stampa. I sistemi a foglio di ultima generazione offrono la capacità di stampare su una più ampia gamma di supporti e grammature più elevate, consentendo di approcciare anche il mercato del packaging.

Considerando le due tecnologie, toner e inkjet, la prima continuerà a dominare in alcuni settori ma l’alta gamma si sposterà sempre più verso il getto di inchiostro. Ci vorrà del tempo e sicuramente c’è bisogno di nuove idee ma per a fronte di dell’aggiornamento tecnologico è necessario sviluppare l’adeguato modello di business.

Workflow mindset

Il flusso di lavoro prima ancora di essere un fatto tecnologico nella fattispecie un software deve diventare una forma mentis o meglio un mindset – come dice la vivacissima Pat McGrew, arrivata da Philadelphia per fare da relatrice all’Inkjet Digital Printing Forum. Tutti i business hanno un worklfow. Le cose succedono in successione. Più efficiente è il workflow, più i margini sono assicurati per qualsiasi azienda indipendentemente da quale posto occupi nella supply chain. Le persone non sono “costanti”: ogni giorno ognuno di noi adotta routine che sembrano consolidate ma in realtà sono seppur leggermente, diverse. Nella vita non ha importanza ma nel lavoro la mancanza di procedure omogenee genera costi. Per questo per ogni attività è necessario implementate il flusso di lavoro più efficace possibile, revisionandolo mano a mano che l’attività si espande. Occorre considerare che il workflow è l’insieme del software e del team di lavoro, quindi le persone dedicate a una determinata attività. Innanzitutto bisogna verificare di avere installato il software corretto per quello che si andrà a svolgere – non è scontato molti imprenditori non sono al corrente di cosa ci sia nei loro server. Una volta definito questo aspetto è fondamentale fare in modo che tutti operino nello stesso modo stabilendo una coerenza dalla A alla Z. In questo modo risulterà automatico andare a verificare se i processi si interrompono e non vengono portati a termine dall’acquisizione della commessa alla fatturazione, monitorando i costi di spedizione, individuando i colli di bottiglia, eliminando i processi automatizzabili per destinare il personale a lavori di valore.

Quali sono i suggerimenti che Pat rivolge agli stampatori per eliminare le inefficienze? Riesaminare l’attività, stabilendo un piano da seguire passo per passo per raggiungere l’ottimizzazione completa. Non comprare ciò che non serve e investire in un piano di manutenzione; confrontarsi con i fornitori e coinvolgere il proprio team!

Parliamo di tecnologia

A seguito si sono alternati sul palco alcuni degli sponsor a partire Angelo Mandelli, EMEA Product Manager Large Format & Flatbed, Ricoh Europe Graphic Communications, che ha mostrato un ecosistema di tecnologie e soluzioni nati dall’esperienza di questo fornitore nel mercato della stampa digitale. A partire dallo sviluppo delle note teste di stampa proprietarie, cuore della ricerca di Ricoh, l’azienda ha dato vita a un portfolio di sistemi in grado di coprire tutti i segmenti della stampa digitale. Per l’occasione il focus è stato sulla Ricoh Pro Z75, il primo sistema di stampa inkjet automatico a foglio nel formato B2 con inchiostri a base acqua. La presentazione ha offerto l’occasione per entrare virtualmente nel Ricoh Inkjet Lab di Telford.

L’intervento di Sandro Ricetto, sales manager Xerox Italia ha illustrato l’innovativa tecnologia Baltoro Progettata per applicazioni di direct mailing, transazionale e stampati commerciali, Xerox Baltoro HF è un sistema di stampa a foglio inkjet nel formato B3 che grazie al set di inchiostri High Fusion di Xerox è in grado di stampare su un’ampia gamma di tipologie di carta con grammature che spaziano da 60 a 270. Progettata per gestire una media da 750.000 a 3 milioni di pagine al mese, stampa fino a 197 ppm A4 solo fronte o fino a 302 ipm fronte/retro su un foglio A3.

Alessandro Mambretti, expert production print solutions Kyocera Document Solutions Italia, ha dimostrato che arrivare ultimi nel proporre una tecnologia di stampa di produzione non significa essere ultimi nel mercato. L’azienda ha capitalizzato il suo forte know-how tecnologico maturato in oltre 60 anni nell’ambito di stampa digitale per sviluppare Kyocera TASKalfa Pro 15000c, sistema a getto d’inchiostro superveloce destinata alle applicazioni transazionali, trans-promozionali e direct mail.

Continuate a leggere la nostra newsletter: giovedì prossimo troverete la seconda parte del report dell’Inkjet Digital Printing Forum 2021.