BeeGraphic ha recentemente annunciato la firma di un accordo di distribuzione in esclusiva dei prodotti di DigiFlex per Italia, San Marino, Vaticano e Canton Ticino. Hezy Rotman, CEO di Digiflex ha commentato: "L’Italia è una delle nostre maggiori priorità nel piano di marketing riguardo l’espansione geografica in Europa. Siamo lieti di avere BeeGraphic come nostro partner strategico e sono fiducioso che le competenze e l’esperienza di BeeGraphic nel mercato delle etichette e del packaging ci fornirà la penetrazione del mercato necessaria per raggiungere il nostro potenziale di vendita in questa regione". Goliardo Butti, CEO e general manager di BeeGraphic, ha aggiunto: "Le persone potrebbero smettere di acquistare riviste e libri, ma non potranno mai smettere di mangiare; così l’etichetta e il packaging saranno i veri driver nel mercato delle arti grafiche per prossimi anni. La tecnologia cambia rapidamente e i filmsetter sono diventati obsoleti. Il mercato flexo a banda stretta, il tipografico e serigrafico necessitano di un rinnovamento della tecnologia che più si adatti alle esigenze di prestampa e che sia economica, robusta e di qualità superiore. Gli stessi stampatori si sono resi conto che, con il ridursi delle tirature e con l’aumento degli avviamenti, la necessità di avere la produzione di lastre in prossimità delle macchine stampa diventa strategica. DigiFlex FlexoJet1725 è la soluzione win-win, in particolar modo per il mercato delle etichette, dove viene utilizzata l’intera gamma di tecnologie di stampa disponibili nel mercato, ma con ridotto volume in mq. delle matrici di stampa per le diverse tipologie. Ciò richiede particolare accortezza nel calcolo del ritorno d’investimento e, di conseguenza, risultano fondamentali: investimento iniziale, costi di esercizio e di manutenzione contenuti. Con FlexoJet 1725 è garantita la compatibilità al 100% con le tipologie di stampa esistenti, grazie all’utilizzo delle stesse matrici analogiche sino ad ora usate dal cliente. La produzione digitale di matrici di stampa non richiede, quindi, alcun adeguamento del parco macchine esistente”.
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