L’azienda di stampa di Mondovì rafforza il suo parco macchine con una nuova Koenig & Bauer120x160 a 6 colori e con torre di verniciatura
Non capita tutti i giorni che una piccola azienda grafica acquisti una nuova macchina da stampa il cui valore equivale più o meno al fatturato dell’impresa. Per farlo, in tempi non facili come questi per il settore, serve coraggio e soprattutto quella che Rino Costanzo definisce una “fiducia motivata sul futuro”.
Rino Costanzo è l’amministratore, nonché azionista, di Arti Grafiche Dial di Mondovì. Ma prima ancora un manager stimato e conosciuto nel mondo delle aziende grafiche, in particolare quello del rotocalco con gli anni alla guida di RotoAlba, la ex stamperia dei Paolini poi acquistata dal gruppo tedesco Bagel e quindi comprata nel 2012 dal Gruppo Guido Veneziani Editore. L’inizio di un tunnel che ha portato al fallimento dell’azienda e alle note vicende giudiziarie dalle quali l’unico a non subire conseguenze è stato proprio Costanzo che, intuendo quel che poteva succedere, lasciò RotoAlba quando ci fu l’ultimo cambio di proprietà.
Dopo altre esperienze lavorative al gruppo Effeprinting e il pensionamento, Costanzo, per il quale, racconta, è difficile non sentire ancora il richiamo della stampa, è approdato ad Arti Grafiche Dial, a suo tempo contoterziste proprio per RotoAlba e dove già lavorava il figlio Marco. E quattro anni fa, con l’improvvisa morte in un incidente stradale del titolare, Dario Alfero, ha deciso di prenderne le redini operative e azionarie investendo in questa piccola ma dinamica azienda piemontese il suo TFR.
Cresciuta a fine anni Ottanta come stampatore di riferimento dei libretti di uso e manutenzione dei veicoli della Fiat – una commessa talmente importante da aprire anche una tipografia in Polonia, tuttora in attività – Arti Grafiche Dial continuano a stampare soprattutto libri per scolastica, ma negli ultimi anni, grazie anche alla diversificazione ricercata da Costanzo, vedono dei circa 3,5 milioni di ricavi il 60% realizzato con la stampa di libri, in particolare d’arte e lettura, cataloghi e brochure e riviste con clienti come l’editore Feltrinelli o la Ferrari. Commesse per cui nello stabilimento di Mondovì girano due Koenig & Bauer 120×160 a 4 e 5 colori oltre a una 105 “supplementare”. Un parco macchine che da metà maggio si rafforzerà con una nuova Koenig & Bauer 120×160 a 6 colori e con torre di verniciatura. Un investimento decisamente importante, superiore ai 3 milioni di euro, deciso l’anno scorso e al quale potrebbe seguirne un altro per sostituire la 105, e fatto, spiega Rino Costanzo, “per cogliere le opportunità del mercato”. In particolare la stampa del packaging per i prodotti alimentari, settore in cui Arti Grafiche Dial vogliono ritagliarsi uno spazio significativo e continuare a crescere sia in termini di ricavi sia di dipendenti che vedono oggi, anche per la difficoltà nel reperimento di manodopera specializzata, un sotto organico di circa 25 persone.