Resta la necessità di creare spazi personalizzati e multifunzionali, evitando la monotonia e con un occhio alla sostenibilità.
Se la pandemia aveva portato a percepire gli ambienti di casa come spazi versatili e “multifunzionali” in cui lavorare, riposare e dedicarsi al tempo libero, a distanza di quattro anni le esigenze dei consumatori stanno cominciando a cambiare. L’ha raccontato di recente il quotidiano spagnolo El Paìs, spiegando come gli esperti di settore siano concordi sul fatto che, nei prossimi mesi, vedremo sì confermarsi alcune delle tendenze che hanno dominato la decorazione di interni negli ultimi anni, ma anche emergere bisogni radicalmente nuovi.
Partiamo dal colore: se da un lato il Pantone Color Institute ha decretato il Peach Fuzz come tonalità simbolo del 2024, i designer spiegano come l’epoca delle tinte tenui e dei colori pastello sembra destinata a esaurirsi. La ricerca estrema del minimalismo ha lasciato, all’occhio di molti, spazi monotoni e senza carattere. In futuro vedremo le pareti, le piastrelle, i complementi d’arredo tingersi di colori vivaci, in grado di conferire personalità all’ambiente circostante. Si inizia a parlare di massimalismo eclettico che spinge i consumatori a “osare” abbinamenti audaci, attraverso l’inserimento di elementi d’impatto, in aperto contrasto con la tendenza alla standardizzazione che ha regnato nell’ultimo decennio.
L’attenzione alla sostenibilità resta un must e si estende sempre più anche all’arredamento della casa, in cui vedremo un utilizzo sempre più esteso di tessuti naturali, supporti riciclati o riciclabili, materie prime a ridotto impatto ambientale. Tra le buone pratiche destinate a consolidarsi ulteriormente c’è quella del riuso creativo (upcycling), di cui sempre più brand, designer e consumatori hanno cominciato a comprendere le potenzialità non soltanto da un punto di vista ambientale, ma anche economico e creativo.
La personalizzazione resta un trend importante anche nel 2024: gli ambienti interni sono ormai espressione dello stile di vita, delle aspirazioni, dei gusti e delle esigenze personali di chi li abita e vengono fruiti in maniera “fluida”. Ciò ha portato alla creazione di spazi multifunzionali, che si adattano a diverse attività quotidiane. Una delle tendenze principali sarà customizzare la zona giorno, da arricchire con quadri, decorazioni murali, stampe astratte, geometriche o acquerellate. In aperta opposizione con il “quiet luxury” (che continua a esercitare un certo fascino), vedremo affermarsi uno stile che gli esperti hanno definito “Dopamine”, caratterizzato da cromie anticonvenzionali, carta da parati con pattern geometrici, accessori divertenti, specchi olografici, tessuti dalle texture e trame particolari.