Si è tenuto ieri in sede ARGI il primo incontro con la stampa del trienno di presidenza di Roberto Levi neo eletto alla guida della associazione – vicepresidente è Giorgio Bavuso di Ricoh Italia – che raccoglie le società rappresentanti per l’Italia di macchine e prodotti per il settore della stampa. Tre i messaggi forti emersi dalla conferenza stampa: – l’Associazione ha raggiunto il suo numero record di adesioni – sono 34 le società che ne fanno parte – e tra queste vi sono ora tutti i maggiori vendor di prodotti e materiali di consumo – i dati di vendita delle macchine da stampa sono tramontati definitivamente come parametro di valutazione dello stato di salute del comparto grafico – il tema etico è stato posto al centro dell’attività associativa. L’ingresso in Associazione di numerose società che vendono lastre, inchiostri, chimici e prodotti di consumo in genere apre un nuovo corso per l’Argi che potrà contare per le sue analisi statistiche sui dati di vendita dei consumabili. Una finestra che fino ad oggi non c’era e che invece avrà un ruolo molto importante nel valutare lo stato di salute delle aziende grafiche. Se infatti è incontestabile il forte calo nella vendita di macchine e attrezzature (vedi grafico 1) che dai 266 milioni di euro del 2010 è passato ai 131 del 2013 (-50% circa), è decisamente più confortante vedere che nello stesso periodo la vendita di lastre offset è passata da 19,4 milioni di mq a 18 milioni di mq. (-8% circa. Dati Federchimica). Gli stampatori non sono fermi (vedi anche i dati di Assografici) ma tranne in pochi casi non stanno rinnovando il loro parco macchine. Non dimentichiamoci però che negli anni pre-crisi erano stati effettuati forti investimenti di beni strumentali che sono ancora nel loro pieno utilizzo e che i dati Argi non comprendono il commercio di macchine usate che negli ultimi anni ha visto anche l’ingresso di macchine “fresche”, dell’ultima generazione.(testo segue sotto le immagini) Interessante poi rilevare che nell’ambito delle vendite di macchine da stampa sono stati registrati trend molto diversi tra le macchine offset e quelle digitali dove le prime sono passate da un 48,5% degli investimenti totali del 2010 ad un 29,1% del 2013 mentre le digitali nello stesso periodo crescono dal 25,5% al 33,8. (Sul prossimo numero del Poligrafico pubblicheremo dati e considerazioni molto più approfondite). (testo segue sotto le immagini) Il tema etico, con la presidenza di Levi, diviene uno dei cavalli di battaglia dell’Associazione che ha anche annunciato per giugno un importante incontro a Milano, aperto a chiunque vorrà partecipare, incentrato su credito, ritardi nei pagamenti, uso dello strumento concordato preventivo (appena saranno comunicati data e sede ve lo segnaleremo su Stampamedia). Il settore dell’industria grafica sta attraversando un momento molto critico, di forte trasformazione e chi opera con serietà, sostengono i soci Argi, si trova giornalmente a dover fronteggiare situazioni che hanno una forte componente etica. Per far fronte a queste responsabilità i soci di Argi hanno tutti sottoscritto un manifesto sui modelli comportamentali nel quale si mette nero su bianco “il loro serio e concreto intendimento di mettere in atto alcune buone pratiche, che consentano di dare valore al proprio lavoro e a quello dei propri clienti”. Cliccando qui andrete sul sito della Associazione dove potrete leggere il “manifesto”, vedere i nomi delle aziende che lo hanno sottoscritto e, se lo condividerete, potrete apporre la vostra firma.
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