Continua lo stillicidio di annunci di crisi aziendali nel settore grafico-cartario del Veronese, un tempo isola felice dell’industria ma ora cartina al tornasole di una congiuntura che soffre il ridimensionamento del comparto. L’ultima impresa del territorio a dover chiedere il ricorso agli ammortizzatori sociali è la Apollonio SpA di Tregnago, attiva dal 1920 e finora tra le maggiori aziende italiane specializzate nella produzione di buste per corrispondenza e mailing. Nei giorni scorsi è stata raggiunta un’intesa per assicurare per i prossimi dodici mesi la cassa integrazione straordinaria a zero ore per i 103 dipendenti della Apollonio Spa che hanno incassato anche la solidarietà della politica, mentre il sindacato ha espresso una viva preoccupazione per la situazione dell’azienda. “Aspettiamo da mesi il nuovo piano industriale che tenga conto della crisi e valuti le ipotesi di rilancio, ma non lo abbiamo ancora ricevuto. Intanto l’attesa sta facendo crescere le preoccupazioni dei lavoratori, che già prima dell’estate scorsa avevano vissuto momenti difficili”. “Le difficoltà del comparto grafico-cartario si sono sommate alla crisi generale che sta tuttora colpendo il mercato italiano. La nostra azienda infatti risente pesantemente di entrambi questi elementi”, è il commento di Luigi Nicolin, amministratore delegato di Apollonio SpA. Da sottolineare che in quattro anni, a partire dal 2008, il fatturato si è ridotto del 40%, scendendo da 23 milioni di euro a poco meno di 14 nel 2012. La società veronese conferma comunque la propria disponibilità a rimettere in moto la produzione: “Una richiesta di concordato è stata preparata, anche se non l’abbiamo ancora presentata – ha aggiunto il titolare –. Nel frattempo continuiamo a cercare uno o più partner che si affianchino a noi per rilanciare l’attività e salvaguardare almeno in parte i posti di lavoro sulla base del progetto che stiamo elaborando”. Non ha nascosto la sua preoccupazione per questa ennesima crisi del grafico-cartario l’assessore provinciale al Lavoro Fausto Sachetto, che ha aggiunto altri particolari sulla trattativa. “L’azienda dice di non poter anticipare gli ammortizzatori, quindi – spiega – faremo ricorso alla convenzione con le banche per l’anticipazione sociale. È l’ennesima storica azienda del comparto che entra in crisi a Verona, e in questo caso si rischiano ricadute pesanti su tutto il territorio. Molti dei dipendenti risiedono in un solo piccolo comune, che potrebbe trovarsi con un centinaio di famiglie senza più reddito”. La Apollonio, attiva dal 1920, è da sempre un’azienda innovativa, tra le prime a essere certificata e a puntare sulla personalizzazione del prodotto, dal formato alla sagoma a una o più finestre e con stampa fino a cinque colori offset. L’impresa si è distinta nella particolare (e fin qui prospera) nicchia delle buste, presentando un’ampia gamma dalle classiche per la corrispondenza a quelle per l’imbustamento automatico, fino alle buste a sacco di grandi dimensioni. Fino all’odierna crisi e alla sfida più difficile.
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