Questa notte, 13 ottobre 2020, in una clinica di Lugano ci ha lasciati Gianoli Gianoli una personalità del settore della stampa editoriale conosciuta a livello mondiale. Nato nel 1935, dopo gli studi alla London College of Printing si era formato in Mondadori a Verona sotto la presidenza di Giorgio Mondadori. Negli anni Sessanta e Settanta aveva guidato la parte tecnologica portando agli stabilimenti di Verona innovazioni e tecnologie di avanguardia che avevano fatto del polo produttivo scaligero un punto di riferimento per tutti i maggiori editori di libri e periodici.
L’esperienza fatta in Mondadori Gianoli l’aveva poi trasferita in Gruner + Jahr e in altri stabilimenti con i quali aveva collaborato come consulente tecnologico. La sua grande passione era la stampa rotocalco e in collaborazione con la Cerutti di Casale aveva contribuito alla configurazione e all’installazione di importanti impianti presso stampatori di tutto il mondo. È stato presidente di ERA, l’associazione europea degli stampatori rotocalco della quale sino a oggi ha ricoperto la carica di presidente onorario. Memorabili sono stati i convegni Comprint International da lui organizzati, appuntamenti nei quali i massimi esponenti dell’editoria mondiale si ritrovavano per discutere sul futuro della carta stampata.
Innumerevoli i premi e i riconoscimenti che Giorgio Gianoli ha ricevuto nel corso della sua lunga vita professionale e tra questi l’Oscar della Stampa alla Carriera nel 2014 (nella foto, la consegna del premio). Ma di Giorgio vogliamo ricordare anche l’anima privata, grande amante e intenditore del buon vivere era sempre pronto a organizzare cene e pranzi dove si poteva essere certi che la qualità del cibo, del bere (è anche autore di libri sui cocktail e aperitivi l’ultimo dei quali edito da De Agostini) e soprattutto del discorrere con ironia ed intelligenza erano componenti garantite.
Le redazioni di Stampamedia e de il Poligrafico sono vicine con affetto alla moglie Laura, compagna degli ultimi anni, e ai figli Gioia, Sebastiano e Nicola.