Il 13 febbraio si è spento a Milano, dopo una lunga malattia, il grande maestro della fotografia italiana. Il suo occhio attento e la sua sensibilità visiva hanno fotografato i paesaggi urbani di tutto il mondo, innalzando la fotografia da puro strumento documentaristico a immagine di coscienza paesaggistica, riuscendo ad arrivare all’essenza del soggetto. Gabriele Basilico nasce a Milano nel 1944. La sua prima mostra importante è al Padiglione d’Arte Contemporanea del capoluogo lombardo nel 1983. Dalla metà degli anni Ottanta inizia un importante lavoro di interpretazione dei cambiamenti del paesaggio francese che porta poi alla realizzazione del libro Bord de mer edito da Dalai Editore. L’anno successivo, il 1991, va per la prima volta a Beirut e fotografa la città devastata dalla guerra. Segue la partecipazione alla VI Biennale di Architettura di Venezia con il progetto “Sezioni del paesaggio italiano”, campagna fotografica realizzata con Stefano Boeri, attuale assessore alla Cultura di Palazzo Marino, e in occasione della quale riceve il premio “Osella d’oro” per la fotografia di architettura contemporanea. Continuano i viaggi e le mostre tra l’Europa, l’America e ancora Beirut dove torna a fotografare la città per la rivista «Domus». Negli ultimi anni ha esposto in spazi privati e pubblici di grande prestigio in tutto il mondo. Nel 2011 ha firmato il calendario di Epson. Vedi il pdf del Calendario Epson di Basilico
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