Risultati incoraggianti nel primo trimestre del 2014 per KBA che registra un incremento a due cifre nelle vendite e nel risultato operativo pre-tasse rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il portafoglio ordini per il gruppo sale a 241,5 milioni di euro con un incremento del 20,8%. Nello specifico gli ordini per macchine offset a foglio sono cresciuti del 10,3% a 146,5 milioni (2013: 132,8 m) e quelli per macchine a bobina e speciali sono migliorati del 41,4% a 95 milioni (2013: 67,2 m). Resta debole la domanda per web offset. Le esportazioni pesano per circa l’80% con l’Europa (Germanua esclusa) che ha rappresentato il 31% (2013: 29,8%) con una discreta ripresa della domanda soprattutto dai paesi del sud Europa. Asia e area Pacifico salgono dal 23,2% al 30,4% e il nord America cresce dal 10,9% al 11,4%. America Latina e Africa sono invece scese dal 7,3% al 6,5%. Secondo Claus Bolza-Schunemann, presidente e CEO di KBA, il programma di ristrutturazione del gruppo – battezzato Fit @ All – varato lo scorso anno e che prevede di chiudersi nel 2016, sta portando i risultati previsti. La società si sta riposizionando adattando la propria struttura in base al ridimensionamento di alcuni mercati e alla crescita di altri come quello della stampa di packaging. In questo ambito stanno procedendo bene le integrazioni di due società acquisite lo scorso anno, Kamann (stampa diretta su vetro) e l’italiana Flexotecnica (stampa imballaggi flessibili). Anche le soluzioni di stampa digitale iniziano a portare il loro contributo. Bolza-Schunemann è prudente sul risultato complessivo dell’anno e, nonostante gli incrementi registrati nel primo trimestre, prevede che i ricavi del 2014 saranno in linea con quelli del 2013 attestandosi tra 1 e 1,1 miliardi di euro.
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