“Stavo svolgendo un’indagine sull’attuale situazione economica, quando sono venuto a conoscenza che c’è un’azienda che, nonostante il PIL in caduta e la domanda stagnante, sta avendo un grande sviluppo in un settore maturo. Ho contattato il presidente di questa realtà, Matteo Rigamonti, scoprendo con piacere che anni fa era stato anche un mio studente. Così l’ho invitato a svelarci i segreti della sua formula imprenditoriale di successo”. Queste le parole con cui il professore Giorgio Brunetti, presidente EntER, ha introdotto il tema della tavola rotonda tenutasi il 27 novembre all’Università Bocconi di Milano intitolata “Rilanciare un mercato maturo: Pixartprinting e la stampa”. Ospite d’eccezione, Matteo Rigamonti ha entusiasmato il pubblico e gli stessi professori raccontando l’esperienza Pixartprinting e condividendo con la platea il suo pensiero sull’imprenditorialità. L’iniziativa, promossa da EntER (Centro di Ricerca Imprenditorialità e Imprenditori), è stata un’interessante occasione per studenti e addetti ai lavori per conoscere tecniche e strategie economiche alla base del fenomeno Pixartprinting, il web to print che in poco più di dieci anni ha acquisito una leadership indiscussa in Italia e un esemplare posizionamento all’estero. Rigamonti ha condiviso alcuni dei punti chiave su cui è nata e si è sviluppata la realtà Pixartprinting: “L’innovazione non coincide necessariamente con l’invenzione di un prodotto nuovo, che richiede la creazione di un mercato e di una domanda non ancora esistenti. Per essere innovativi, a volte, è sufficiente reinventare qualcosa che c’è già. Ad esempio, McDonald’s non ha inventato i panini, ma un nuovo modo di mangiarli, dando vita all’inedito format dei fast food. La rivisitazione in chiave creativa di un prodotto già esistente, migliorandolo, è quindi già di per sé una grande innovazione”. Questa la ricetta suggerita da Rigamonti per rinnovare un mercato maturo. Ed è proprio quanto ha fatto lui stesso con Pixartprinting, quando nel 2000 ha trasformato l’azienda di Quarto D’Altino in un web to print puro, con l’obiettivo di anticipare la saturazione del mercato cercando nuovi clienti online. Dalla teoria alla pratica, con una chiara spiegazione di come secondo Rigamonti va vissuta l’imprenditorialità: “Non si può amare irrazionalmente la propria azienda. L’azienda è uno strumento per raggiungere altri obiettivi importanti della vita come godersi il proprio tempo libero con moglie e figli, avendo la possibilità di coltivare interessi e passioni. Amare incondizionatamente l’azienda, facendo scelte antieconomiche non basate sul mero profitto, sarebbe come innamorarsi dell’autobus che ti porta da una fermata all’altra. Il business è un mezzo. Bisogna prendere decisioni imprenditoriali non condizionate dai sentimenti, ma seguendo sempre il proprio istinto. Non tutti nascono per essere imprenditori. E’ una forza che viene da dentro. Intuizione, razionalità e capacità di delegare sono le tre regole su cui ho basato la mia esperienza imprenditoriale”. L’originale presentazione di Matteo Rigamonti, che ha toccato svariati temi – dal business aziendale ai semi dell’attuale crisi, dalle passioni personali alle strategie di marketing – ha coinvolto i partecipanti stimolando un interessante dibattito. E Rigamonti ha risposto con la solita trasparenza alle numerose domande di professori, operatori del settore e studenti aspiranti imprenditori desiderosi di cogliere tutti i segreti per avere successo.
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