L’industria cartaria in Italia soffre il calo dei consumi dovuto alla crisi ma soprattutto il peso dei costi dell’energia che gravano sulle imprese per oltre il 20% in più rispetto ai competitor europei. Questo è quanto è emerso alla tavola rotonda “Dal riciclo della carta all’eco-design” che si è svolta alla Fiera Ecomondo di Rimini alla presenza del gotha della autorità del comparto cartario italiano, Paolo Culicchi presidente Assocarta, Carlo Montalbetti direttore di Comieco e Piero Attoma presidente Gifco, intervenuti insieme al giornalista ed esperto di tematiche ambientali Guido Viale, all’ad Pro-Gest Bruno Zago, fondatore del gruppo privato numero uno in Italia per la produzione di carta riciclata e al designer Roberto Pamio che ha collaborato alla realizzazione della nuova linea di arredi in cartone riciclato P-One. L’incontro, moderato dall’autorevole giornalista Antonio Cianciullo de La Repubblica, si è sviluppato intorno all’analisi della situazione attuale del comparto cartario italiano, delle sue problematicità e delle possibile soluzioni. "Per l’industria cartaria questo è un periodo di notevole transizione – ha affermato Paolo Culicchi, presidente di Assocarta- Se prima della crisi in Italia venivano prodotte 10 milioni di tonnellate di carta, oggi raggiungiamo quota 8,4 milioni di tonnellate. Questo calo è dovuto alla riduzione dei consumi che si rispecchia per la nostra industria nel calo della produzione di carta stampata ma anche nella riduzione della produzione di carta per imballaggio: nel quinquennio 2007-2012 sono state perse 700 mila tonnellate di ondulati. La domanda è debolissima e si imballa sempre meno". Ma il rischio più importante per l’industria cartaria è quello che riguarda la competitività tecnologica che si è spostata in Cina e Sud Est asiatico con la complicità degli scandinavi. "Non possiamo competere con paesi che hanno economie pianificate e ingenti aiuti di stato – continua Culicchi – la Cina nel 2011 ha prodotto 99.3 miliardi di tonnellate di carta e nel 2012 raggiungerà quota 103-104 milioni di tonnellate con una crescita del 7,8 %". “Oggi si pone particolare attenzione all’impronta ambientale dei prodotti – spiega Attoma – come Gifco abbiamo fatto notevoli sforzi per ridurre il peso dell’imballaggio e per continuare in questa direzione potrebbe essere utile un incentivo come l’istituzione di un premio per l’innovazione. Quello che serve oggi anche per dare uno slancio nuovo al mercato della carta e del riciclo è la capacità di vedere negli oggetti qualcosa di diverso da ciò che sono, serve la capacità di guardare oltre, al futuro”. E a questo, come nuova direzione di possibile sviluppo per la carta e il cartone riciclato, ci ha pensato Tiziano Remor a.d. di P-ONE, l’azienda del gruppo Pro-Gest specializzata in design ecosostenibile, in collaborazione con Pamio Design, lo studio fondato dal noto architetto e designer Roberto Pamio, che proprio a Ecomondo ha presentato ufficialmente la sua nuova collezione di eco-arredi in cartone riciclato proveniente dalla filiera del riciclo Pro-Gest, dall’esclusivo design e al 100% made in Italy. “Il cartone – ha spiegato Roberto Pamio- era già stato usato ma mai ancora in modo da pensare a dei prodotti di design industrializzabili. Il cartone per essere davvero valorizzato deve essere avvicinato al grande pubblico attraverso degli inserti più familiari in legno, acciaio o tessuto. Il cartone è un materiale perfetto per il momento che stiamo vivendo: è un materiale povero ma dalle straordinarie caratteristiche tecniche di leggerezza e sostenibilità. Creare con il cartone è stata una bella sfida, è stato divertente. E forse un po’ di divertimento e di creatività è proprio ciò che serve per uscire dalla crisi”.
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