Marco Calcagni (Omet) è confermato presidente di ACIMGA per il biennio 2015-2016. Calcagni, sarà affiancato dal vice presidente Aldo Peretti (Uteco Converting) e dalle seguenti cariche associative
Consiglio Direttivo
Daniele Barbui (ACE di Barbui Davide&Figli), Giovanni Cama (Cason), Costanza Cerutti (Cerutti Packaging Equipment), Paolo De Grandis (Grafikontrol), Daniele Vaglietti (IMS Deltamatic), Claudio Bisogni (KBA-Flexotecnica), Giorgio Petratto (Petratto), Enrico Della Torre (Simec Group), Fabrizio Della Casa (Sitma Machinery), Felice Rossini past president (Rossini).
Collegio dei Probiviri: Flavio D’Andria, Angelo Colombo, Stefano Lavorini.
Revisori dei Conti: Simona Ruzzenenti, Pierangelo Colombi, Sante Conselvan (Gama).
Andrea Briganti, segretario generale.
Un quinquennio da record con crescita del 70%
E’ un comparto che ha continuato a crescere anche negli anni più difficili della crisi del
manifatturiero, esporta i tre quarti della produzione e gode di una indiscussa leadership a livello mondiale. Si tratta dell’insieme delle aziende produttrici di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e del converting. Un segmento d’eccellenza della meccanica strumentale italiana che conta 150 aziende, circa 7.000 occupati e un fatturato aggregato che lo scorso anno ha raggiunto quota 2,1 miliardi di euro, in crescita del 2,9% rispetto al 2013.
Le realtà più rappresentative sono riunite in ACIMGA, (Associazione dei Costruttori di Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e affini, aderente a Confindustria), che da un anno a questa parte, sotto la guida di Marco Calcagni, in parallelo con la nuova accelerata negli indicatori economici di riferimento, ha inaugurato la fase 2.0 dell’associazionismo, evolvendo dalla tutela degli interessi particolari alla relazione, dalla compartimentazione al network, dalla settorializzazione alla promozione di filiera. E’ una strada, quella tracciata dal nuovo corso di ACIMGA, che guarda lontano e consente alle proprie associate di viaggiare con rapidità ed
efficacia verso la lettura e la risposta delle esigenze di innovazione delle business community di riferimento.
Giovedì 2 luglio, in occasione dell’assemblea annuale, sono stati resi noti i dati congiunturali aggiornati che, accanto al fatturato in aumento ed alla stabilità degli occupati, mettono a segno una quota di fatturato estero pari al 74,8%, fra i più elevati in assoluto dell’industria manifatturiera italiana, in crescita rispetto agli anni precedenti del 2,6% sul 2013 e del 3,3% sul 2012. Di segno ampiamente positivo il saldo commerciale di settore, passato da 1,12 a oltre 1,15 miliardi di euro (+2,7%), malgrado siano aumentati i flussi d’importazione su un mercato interno che ha dato segnali di ripresa dopo un quadriennio di difficoltà.
Le tecnologie italiane riscuotono grande apprezzamento a livello internazionale: il nostro Paese, secondo solo alla Germania e davanti a USA e Cina è fra i primi quattro esportatori mondiali e fra questi, lo scorso anno, è risultato primo per saldo di crescita sul totale dei flussi di esportazione.
La parte pubblica dell’assemblea si è conclusa con la presentazione di uno specifico studio, sviluppato dal docente dello SDA Bocconi e dell’Università di Ferrara Jacopo Mattei, che ha preso in esame le performance delle imprese del comparto macchine rappresentato da ACIMGA.
L’analisi, condotta sul 70% delle imprese del settore, evidenzia la qualità della crescita messa a segno nell’ultimo quinquennio, con fatturato aumentato del 70%, cui corrisponde il miglioramento dei principali indici di efficienza della gestione delle imprese e anche
l’irrobustimento sotto il profilo della solvibilità. Le imprese ACIMGA, nel quinquennio considerato, hanno infatti sensibilmente ridotto l’indebitamento netto (a partire dal 2011) e incrementato la dotazione di mezzi propri.