Alla consueta conferenza stampa di fine anno ribadisce la propria leadership nel mercato Print Media Industry (la cui definizione la dice lunga) tracciando le linee guida strategiche per l’anno di Drupa che poserà una pietra miliare per l’intera filiera.
La due giorni riservata alle principali testate giornalistiche d’Europa, nella stupenda cornice del nuovo Print Media Center di Wiesloch suona come un tributo alla lungimiranza del fisico Nicholas Negroponte, quando nel 1995 pronunciò la famosa frase: “Everythings that can be digital will be digital”.
Digitali saranno tutte le informazioni, digitale la gestione dei processi e di tutte le tecnologie, digitale sarà la piattaforma tramite la quale si costruiranno le relazioni con i clienti. Digitalizzazione significa Print Media Industry 4.0, quella della dimensione “smart” nel modo di intendere e fare business. I vertici dell’azenda tedesca si sono avvicendati sul palco per disegnare, a più mani, la mappa di avvicinamento allo “smart print shop”, agli “smart services” alle “smart collaboration”.
Lo smart print shop è l’azienda grafica digitalmente completamente integrata: dai processi di acquisizione degli ordini, alla gestione dei file e dei metadata di accompagnamento, inclusi quelli amministrativi e commerciali, al flusso di lavoro, sia questo di tipo offset tradizionale o di natura digitale, o meglio nell’integrazione dei due, fino alla tracciatura della logistica distributiva e della consegna a destinazione del prodotto stampato laddove serve quando serve.
“La dorsale portante dell’integrazione digitale dello smart print shop è Prinect, che copre l’intera catena di processo, sia all’interno dell’azienda che nelle relazione fra l’azienda ed i clienti ed in generale il mercato – afferma Stephan Plenz, membro del Management Board di Heidelberg -. L’integrazione sarà supportata per esempio dal nostro Prinect Portal, oppure dal Prinect Web Shop, l’interfaccia per la vendita online, ma anche dal Prinect Digital Front End, e molti altri moduli disponibli, erogati in cloud come Saas (solution as a service)”.
Lo smart print shop è orientato ad una produzione automatizzata e ottimizzata, costantemente monitorata da strumenti di business intelligence che consentiranno agli imprenditori ed ai manager delle imprese di condurre con maggior sicurezza le proprie imprese.
Smart Services significherà disporre di molte facility da parte di Heidelberg, dalla gestione in remoto degli impianti – già oltre 10.000 impianti nel mondo sono costantemente monitorati dal Service di Heidelberg – all’ottimizzazione della gestione dei consumabili, che grazie all’informatizzazione dei sistemi informativi ed ai dispositivi di controllo sugli impianti di ultima generazione consentiranno una puntuale gestione dei processi di sostituzione e riacquisto. In tal senso la famosa Internet of Things (IoT) è indubbiamente già una tangibile realtà.
Smart collaborations significa agevolare la relazione. Questo l’imperativo che il management di Heidelberg ha posto all’intera organizzazione. “In un mondo trasparente e digitale noi non possimo non esserlo!” ha considerato in apertura di evento Harald Weimar, anch’egli membro del Management Board. Una collaborazione ad alto valore aggiunto, come si evince dal servizio “Performance Benchmark” in via di sviluppo, che darà l’accesso ai clienti Heidelberg ad un data base di performance che consentirà alla singola azienda di comparare le proprie prestazioni con quelle di altre analoghe e trarre utili e strategiche informazioni sui propri livelli di efficienza.
La smart economy è quindi giunta anche al settore grafico, ed Heidelberg, rispetto a quella che non è più una tendenza, ma un nitida realtà quotidiana, non giunge impreparata, e nel corso della prossima Drupa (dal 31 maggio al 10 giugno nella consueta Dusseldorf, ndr), ne darà una forte dimostrazione.
Sul prossimo numero del Poligrafico un ampio reportage per un maggior dettaglio e per le importanti anticipazioni su quanto ci aspetta a Drupa.