Il conto alla rovescia per far ripartire la produzione nella ex Cartiera Burgo di Mantova è cominciato. La cartiera, chiusa nel 2013 dopo oltre cent’anni di onorato servizio era stata acquistata circa un anno fa dal gruppo trevigiano Pro-Gest leader in Italia e tra i primi in Europa nella produzione integrata verticalmente di carta, cartone, imballi e packaging. Un primato che poggia le radici nell’utilizzo della carta riciclata.
Ad anticipare l’imminente ormai riapertura dell’impianto mantovano è stato in questi giorni l’amministratore delegato di Pro-Gest (quartier generale a Ospedaletto d’Istrana) Bruno Zago in un’intervista pubblicata su Qn-Quotidiano Nazionale. Prima dell’estate, ha spiegato Zago “avvieremo il montaggio del nuovo macchinario e speriamo di cominciare la produzione tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017.
Il progetto coltivato da Pro-Gest a Mantova del resto è ambizioso. Con un investimento di oltre 150 milioni (di cui 61 ottenuti attraverso l’emissione di due prestiti obbligazionari, collocati in “private placement”) la ex cartiera mantovana non produrrà più carta da quotidiano ma carta riciclata per imballaggi. E diventerà il più grande impianto in Italia per la produzione di carta per ondulatori e potrà coprire buona parte della quantità di prodotto che attualmente viene importato nel nostro Paese.
Si tratta, secondo Zago “di un progetto enorme che dà nuovo slancio al gruppo sostenendo la presenza dei nostri prodotti in Italia e in Europa. Ma anche una barriera agli stranieri che pensavano di portare in Italia un impianto come quello che monteremo noi. Vogliamo che il made in Italy resti forte anche nel settore della carta”.
Il progetto ex Burgo rientra nella strategia d’espansione, sia per linee interne sia esterne, di Pro-Gest che il mese scorso ha firmato l’acquisizione di due stabilimenti in Toscana (Ondulati Giusti di Altopascio e Cartonificio fiorentino di Sesto Fiorentino) per 29 milioni di euro facendo prevalere il diritto di prelazione legato al fatto che le due aziende erano già state prese in affitto rispetto all’offerta del gruppo tedesco Palm.
Del resto i numeri dicono che il gruppo guidato dal 66enne Bruno Zago (che vede alla presidenza la moglie Anna Maria Gasparini e consiglieri i figli Benedetto, Alessandra, Valentina e Francesco) gode di un’ottima salute. Tanto che il 2015 si è chiuso con un fatturato in crescita del 27% a 450 milioni con una quota di export nel packaging attorno al 30% e una forte prevalenza di produzione per il settore alimentare (80%). Gli altri numeri del gruppo parlano di un milione di tonnellate di carta riciclata utilizzata all’anno e di 750mila tonnellate di carta, 2 miliardi di imballaggi e 1,2 di metri quadri di cartone ondulato prodotti. Pro-Gest lo scorso anno si è assicurato l’Oscar della Stampa quale “Best Converter”.