Il condizionale è d’obbligo perché la trattativa non è ancora conclusa e non ci sono ancora conferme ufficiali sull’operazione. Ma se andrà in porto – e secondo rumor di mercato saremmo molto vicini alla firma dell’accordo – la Tiber Officine Grafiche di Brescia, una delle più importanti aziende del settore del territorio, acquisirà un’altra significativa, se pur più piccola per dimensioni, realtà del Bresciano: le Grafiche Artigianelli.
La trattativa sarebbe in corso già da tempo e ora saremmo arrivati alla stretta finale. Il progetto, se sarà concluso con successo, prevede da parte della Tiber, che fa capo alla famiglia Becchetti – Armanno, presidente e fondatore dell’azienda e il figlio Giacomo, direttore generale – l’acquisizione delle Grafiche Artigianelli all’interno di una strategia di diversificazione dell’attività che già tre anni fa aveva portato i Becchetti, da sempre “rotativisti”, ad entrare anche nel settore della stampa piana.
Nel maggio del 2014 infatti, Tiber aveva sostituito la prima macchina piana messa in produzione, una Komori a 10 colori 50×70 con una Komori 70×100 sempre a 10 colori. Una scelta, come aveva spiegato allora Giacomo Becchetti, dettata dall’esigenza di portare all’interno alcune lavorazioni che venivano effettuate all’esterno, come ad esempio copertine, allegati e inserti. E di fronte alla risposta positiva del mercato era stato deciso il nuovo investimento per poter stampare non solo copertine, ma anche prodotti finiti in bianca/volta. Con la 70×100 l’obiettivo era quello di dare ai clienti, al 50% editori, al 30% GDO e al 20% aziende di vari settori, prodotti finiti stampati in tirature comprese tre le 500 e le 6.000 copie. Un servizio questo difficile da offrire con le rotative e con una offset a foglio in formato 50×70.
Se andrà in porto, l’acquisizione delle Grafiche Artigianelli è figlia della scelta di entrare anche nel mercato della stampa piana. Artigianelli infatti presidia, con un fatturato di oltre 4 milioni di euro e 23 dipendenti – un’interessante nicchia del mercato offset servendo, con due macchine Heidelberg a 4 e 5 colori in formato 70×100 una qualificata clientela editoriale e commerciali che comprende, per l’alta qualità di stampa, anche nomi importanti di settori come quello della moda.
Se verrà raggiunto l’accordo quindi le Grafiche Artigianelli diventerebbero la divisione di stampa piana della Tiber, aggiungendo alle due Heidelberg in funzione alle Artigianelli la Komori e quindi potenziando l’attività in questo mercato. La Tiber – che vanta un fatturato di quasi 30 milioni di euro e 73 dipendenti – resterebbe invece focalizzata sulla stampa in rotativa sia per clienti italiani che esteri a cominciare da Francia, Germania e Olanda. E proprio per servire al meglio la sua clientela, a luglio verrà installata nell’impianto di Brescia un’altra 48 pagine, una Kba C618, macchina di seconda mano acquistata però direttamente dalla casa tedesca che l’ha completamente revisionata. La “nuova” Kba si affiancherà alle altre due rotative “gemelle” già in produzione, una Compacta 618 a 48 pagine e una Compacta 318 a 24 pagine.
Nelle foto, Giacomo Becchetti su una copertina del Poligrafico del 2014 e Armanno Becchetti in occasione dell’installazione della Kba C318.