Albertin unisce ai metodi classici di incisione la tecnologia laser con sorgente a fibra ottica per la produzione di cliché per stampa a caldo, rilievi ed incisioni sempre più precise e d’effetto
Albertin, produttore di riferimento di cliché e lastre flessografiche per la stampa, consolida la produzione di cliché con incisione laser. Le nuove linee ampliano e diversificano la capacità produttiva dell’azienda e puntano a soddisfare la domanda del mercato con soluzioni tecnologicamente all’avanguardia.
“Catturare l’attenzione con un solo sguardo è lo scopo del marketing visivo, una disciplina in continua ascesa che mira a creare prodotti unici e immediatamente distinguibili”, afferma Ferruccio Albertin – CEO di Albertin. “Se oltre alla bellezza visiva si ha la possibilità di aggiungere una piacevole percezione tattile, packaging, etichette e prodotti stampati diventano preziosi scrigni capaci non solo di comunicare i valori di un’azienda, ma di stupire il consumatore regalandogli emozioni destinate a rimanere impresse nella memoria.”
L’azienda, fondata nel 1971, precorre da sempre i tempi in fatto di creazione di cliché innovativi per proporre ai propri clienti nuove modalità di espressione grafica. La nuova arrivata in casa Albertin è una macchina ad incisione laser di ultima generazione con sorgente a fibra ottica, l’unica in Italia ad essere utilizzata per la lavorazione di cliché.
Il raggio fisso del laser consente di ottenere lavorazioni e grafismi impensabili con le frese meccaniche. I dettagli, finissimi, vengono corretti automaticamente dalla macchina, per ottenere risultati ottimali su qualsiasi materiale. Il lavoro finito, inoltre, è controllato con una telecamera di ingrandimento ad alta precisione per verificare e misurare i tratti fino ai decimi di millimetro. La perfezione e il dettaglio offerti dalla tecnologia laser aprono, quindi, nuove possibilità per lo sviluppo grafico.
L’ampia superficie di lavoro e la configurazione della macchina, inoltre, permettono di lavorare non solo in piano, ma anche su cilindri e su pezzi sagomati.
“Abbiamo adottato per primi la tecnologia laser con lampade ad incandescenza già nel 2001, quando ancora questa tecnologia era poco conosciuta”, prosegue Ferruccio Albertin. “In pochissimo tempo ne abbiamo svelato tutte le potenzialità e i vantaggi sono stati da subito evidenti: lavori estremamente precisi e puliti e nuove possibilità creative. È stata proprio la capacità di poter offrire ai nostri clienti nuove lavorazioni di tendenza come microincisioni, goffrature e persino ologrammi anticontraffazione a spingerci ad andare oltre, investendo nel laser a fibra ottica, lo stato dell’arte attualmente sul mercato”.
Per maggiori informazioni: www.cliches.it