Sono i ghiacciai, quelli scomparsi e quelli che ancora abitano il nostro Pianeta, a essere protagonisti di Testimoni del tempo, il calendario Epson 2019, firmato da Fabiano Ventura, il fotografo professionista specializzato in tematiche ambientali e fotografia di paesaggio e montagna che da 10 anni documenta l’inesorabile azione del cambiamento climatico sulle grandi catene montuose della Terra.
Con la diciannovesima edizione dell’ormai noto calendario d’autore, Epson ha scelto di celebrare non solo la fotografia, ma anche il suo impegno decennale per la tutela dell’ambiente, nello sforzo continuo di rendere minimo l’impatto delle proprie attività e prodotti sul delicato equilibrio del Pianeta. Un impegno rinnovato con l’adesione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese), fissati dalle Nazioni Unite nel 2015. Di questi Epson ne ha selezionati quattordici su cui concentrarsi, fra i quali l’obiettivo 13 legato al Cambiamento Climatico, rispetto al quale Fabiano Ventura porta avanti da anni una campagna di sensibilizzazione con le sue fotografie.
I dodici scatti, infatti, sono stati scelti tra le immagini del progetto fotografico-scientifico “Sulle tracce dei ghiacciai” che Ventura dirige da oltre 10 anni, visitando insieme a tecnici e scienziati le grandi catene montuose del mondo per raccontare e documentare come esse siano mutate a causa dei cambiamenti climatici.
“Con le sue fotografie – afferma Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia – Fabiano dà la possibilità anche a noi di arrivare sulle cime più alte del mondo per renderci conto di come le nostre azioni stiano portando a cambiamenti climatici drammatici. Come azienda da anni attenta all’ambiente, quest’anno abbiamo deciso di promuovere questo importante progetto e siamo orgogliosi che il calendario Epson renda omaggio alla ricerca e a chi è in prima linea nel preservare il nostro capitale naturale.”
Fotografo, alpinista e profondo conoscitore dell’ambiente montano, Ventura è riuscito a trovare nelle sue spettacolari immagini una perfetta sintesi fra bellezza e rigore scientifico.
“Nel mio lavoro – spiega Ventura – cerco di rappresentare la natura nei suoi aspetti più estremi e selvaggi, e di documentare le conseguenze dell’interazione tra le attività dell’uomo e l’ambiente. Il mio scopo è trasmettere quanto sia importante conoscere e rispettare la natura, non solo per poter godere della sua bellezza, ma anche per preservare noi stessi come specie e come civiltà. Con il progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”, lavoro insieme a un team di tecnici e scienziati per diffondere una maggiore consapevolezza ecologica.”
Il calendario mette radici in Italia per essere a impatto zero
La produzione del calendario (carta, inchiostri, stampa, packaging e trasporti) genera circa 3 tonnellate di CO2 equivalente. Grazie al supporto di Epson Italia a progetti di nuova forestazione compensativa, sviluppati a Milano in collaborazione con Rete Clima non profit nell’ambito del programma “Emissioni CO2 Zero”, l’edizione 2019 è eco-compatibile. Il calendario mette quindi radici in Italia, regalando ai cittadini del Comune di Milano piante che, nel corso della loro crescita assorbiranno la CO2 generata durante le fasi di lavorazione del calendario stesso.
“Sulle tracce dei ghiacciai”, alla ricerca del passato per un futuro sostenibile
Con sei spedizioni sul campo (cinque già completate, l’ultima prevista nel 2020), il progetto ha lo scopo di produrre misurazioni glaciologiche e di realizzare nuove riprese fotografiche dallo stesso punto di osservazione e nel medesimo periodo dell’anno di quelle realizzate da fotografi-esploratori di fine ‘800 e inizio ‘900.
Il forte potere di comunicazione dei confronti fotografici, unito ai risultati della ricerca scientifica, contribuirà a sviluppare una maggiore consapevolezza dell’impatto delle attività antropiche sul clima e la diffusione dei dati raccolti potrà sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare le risorse naturali per le generazioni future.
Calendario Epson: un prezioso oggetto artigianale in tiratura limitata.
Come ogni anno, si rinnova la sfida per le stampanti Epson. Questa volta si è trattato di restituire in stampa l’atmosfera rarefatta delle alte quote dove il colore è più puro e l’intensità della luce rende nitido e scolpito ogni particolare. Gli scatti di Ventura evidenziano un invisibile reale, la storia della riserva d’acqua dolce della Terra che anno dopo anno scompare, ma anche i cieli, le nuvole, il vento e le rocce che la maggior parte di noi mai vedrà dal vivo, ma di cui possiamo sentire il respiro.
Il calendario, rilegato con un processo interamente artigianale e realizzato in 800 copie numerate, è composto da un totale di 9.600 fotografie originali, prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson, quindi incollate manualmente una alla volta.
Ennesima sfida che, prima di Fabiano Ventura, Epson ha affrontato e superato con altri grandi fotografi italiani: Giorgio Lotti, Franco Fontana, Mario De Biasi, Giovanni Gastel, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Gian Paolo Barbieri, Gianni Berengo Gardin, Massimo Vitali, Vittorio Storaro, Gabriele Basilico, Maurizio Galimberti, Stefano Unterthiner, Renato Marcialis, Francesco Radino, Andrea Pistolesi e Cristina Omenetto.
Come l’anno scorso, Epson dà la possibilità di vedere il calendario anche online all’indirizzo www.epson.it/calendario19-ventura
Fabiano Ventura, fotografo, alpinista e appassionato narratore e divulgatore scientifico
Fabiano Ventura è un fotografo paesaggista specializzato in tematiche ambientali. Dopo numerose partecipazioni a spedizioni scientifiche, fotografiche e alpinistiche nei luoghi più selvaggi e remoti della Terra, dal 2007 è impegnato nel progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” di cui è ideatore e direttore. La sua sensibilità al sempre più grave problema dei cambiamenti climatici lo ha portato in questi anni a concentrare gran parte della sua attività su un obiettivo: diffondere il più possibile tra il grande pubblico la conoscenza di questo fenomeno. Così, accompagnato da ricercatori e registi, è andato a fotografare dal vivo le incredibili trasformazioni dei ghiacciai più grandi del mondo e sta divulgando i risultati del suo lavoro attraverso la realizzazione di mostre, conferenze, programmi didattici, installazioni, documentari.