È andato in scena l’atto finale di un ambizioso progetto imprenditoriale: due realtà storiche bergamasche, Johnson e Lediberg, che da sempre rappresentano l’eccellenza italiana nella produzione di agende e notebook e che per anni si sono contese il primato nel settore, si sono fuse per dare vita Boost S.p.A. Il regista è stato Marzio Carrara, che ha scommesso sulla possibilità di integrare le due realtà industriali leader nel mercato del calendars and diaries.
Il percorso è iniziato nell’aprile del 2017 con l’acquisizione della Johnson ed è proseguito nel giugno 2018 con l’acquisizione della partecipazione di controllo della Lediberg, che al momento dell’acquisizione si trovava in una fase di forte tensione finanziaria per un importante indebitamento nei confronti del ceto creditizio.
Sin dal giorno successivo all’acquisizione, si è lavorato per strutturare un piano di risanamento finanziario e di ristrutturazione societaria che consentisse a Lediberg di superare la crisi e tornare in attivo. Un piano reso ancora più ambizioso dalla volontà di Carrara di superare la situazione senza ricorrere a strumenti per la risoluzione della crisi di impresa e soprattutto senza penalizzare i fornitori. Così, già nell’ottobre 2018 Lediberg aveva azzerato il debito bancario pregresso, ristabilito l’equilibrio economico finanziario e deliberato la fusione con la Johnson.
La nascita di Boost ha consentito di creare delle sinergie tra le due aziende e di dar così vita al più importante polo mondiale di produzione di agende e notebook; Boost impiega 1.700 persone, con filiali in tutti i continenti ma che manterrà sempre il suo cuore pulsante bergamasco.