Nuovo colpo sul fronte delle acquisizioni da parte del gruppo Pozzoni che attraverso Elcograf (nella foto) ha concluso prima della fine dello scorso anno l’acquisto della G. Canale & C. di Borgaro Torinese. Si tratta, come sottolinea una nota diffusa dal gruppo di Cisano Bergamasco, della terza importante operazione societaria realizzata nel 2018 dopo le acquisizioni, sempre attraverso Elcograf, del Nuovo Istituto di Arti Grafiche di Bergamo, a cui fa capo la Eurogravure di Treviglio, e dell’inglese Clays Ltd.

Con la Canale, quindi, Mario Pozzoni prosegue nella strategia di rafforzamento ed espansione sul mercato italiano e internazionale. L’operazione Canale, spiega sempre la nota, “è stata perfezionata nella serata del 28 dicembre 2018 presso lo studio del notaio Fausti, a Bergamo, con l’assistenza di un team di legali dello Studio R&P Legal, guidato dal Prof e Avv. Stefano Zonca e dall’Avv.Sara Colli e con l’ausilio tecnico fiscale e societario dello Studio Buffelli di Bergamo, condotto dal Prof. Giuliano Buffelli”.

La G.Canale & C conta un organico di circa 200 dipendenti e un fatturato di circa 30 milioni di euro, realizzato operando con impianti rotooffset (due rotative Lithoman di grande formato a 80 pagine) e offset. Come già riferito da Stampamedia.net, in autunno il gruppo Pozzoni aveva ottenuto il via libera dai sindacati (e poi anche a livello di intese personali con i singoli lavoratori) sul progetto d’acquisto del ramo d’azienda della Canale di Borgaro Torinese. Offerta accettata a suo tempo anche dal principale azionista e al timone dell’azienda, Giacomo Canale. L’operazione – per un valore della transazione stimato dal mercato in circa 10 milioni di euro – prevede l’acquisizione delle attività (dipendenti, macchine e commesse) della Canale di Borgaro Torinese e non invece quelle sviluppate in Romania. La Canale Spa resterà, come società con le attuali passività finanziarie, in capo a Giacomo Canale.

E proprio l’aspetto finanziario era l’ultimo ostacolo da superare per il closing dell’operazione. La Canale, secondo l’articolo 67 della legge fallimentare, infatti aveva presentato un piano in bonis per la ristrutturazione del debito. E proprio l’accettazione di questo piano da parte dei creditori (a partire dalle banche) era considerata da Pozzoni fondamentale per concludere l’acquisto del ramo d’azienda. Il via libera quindi dei creditori ha permesso di condurre in porto la terza acquisizione del 2018 da parte del gruppo bergamasco che non sembra destinato a fermarsi qui.

Elcograf, sottolinea sempre il comunicato dell’azienda, “malgrado la crisi che da anni attanaglia il settore risponde alle difficoltà continuando in una politica di espansione mirata, ritenendo che la crescita e la concentrazione siano le chiavi per il rilancio in un mercato saturo ma che riserva ancora possibilità di sviluppo”. Grazie all’operazione Canale, prosegue la nota “si conferma leader indiscusso e primo operatore italiano della carta stampata, in forza di una capacità produttiva che non ha alcun termine di paragone sul mercato interno, e sposta al contempo il proprio baricentro verso Ovest, ponendo le basi per un’ulteriore espansione verso il mercato francese”.

di Achille Perego