L’evento, organizzato lo scorso giugno da Comunico Italiano, associazione d’imprese libera e apolitica che riunisce le realtà imprenditoriali italiane del mondo della comunicazione, ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Kodak e Polyedra
Andrea Mannoni (nella foto), direttore vendite della divisione PSD (Print Solution Division), ha dichiarato che la stampa offset è ancora la tecnologia dominante e le previsioni fornite da Smithers Pira dicono che nel 2022 oltre il 70% del materiale stampato utilizzerà ancora tecnologia offset. Focus della presentazione la lastra Kodak Sonora senza sviluppo: e qui bisogna chiarire un punto. “La tecnologia relativa a lastre senza sviluppo viene comunemente denominata DOP (development on press) e questa definizione mantiene la percezione della necessità di uno ‘sviluppo’, invece Kodak Sonora non richiede attivazione di alcuna particella e di nessun elemento della lastra che quindi non interagiscono con le parti della macchina da stampa quali inchiostri o soluzioni di bagnatura, per questo Kodak definisce la tecnologia Sonora come Press Ready Technology”, afferma Mannoni.
Nel 2018 Kodak affianca a Sonora XP, la lastra Sonora X, una lastra che evolve nell’essere ancora più sensibile all’esposizione (fino a 90mJ) e nel contempo più resistente grazie ad una speciale tecnologia di stesura, con uno strato di coating molto sottile (0,5 g/sqm), permettendo l’approccio del mercato stampa UV e delle lunghe tirature. Perché scegliere Sonora, ovviamente perché non c’è più il passaggio in sviluppatrice, non ci sono chimici da smaltire, ma soprattutto perché usando Sonora gli stampatori possono ottimizzare al meglio il loro investimento più significativo, la macchina da stampa: è evidente che se si stampa di più (grazie al fatto che si va in macchina senza sviluppo), aumenta produttività e fatturato. E non solo, gli avviamenti sono più rapidi perché l’inchiostrazione è migliore quindi la corretta densità è raggiunta con minor numero di fogli e sarà più veloce arrivare alla prima copia vendibile.
“Sonora non ha uno strato gommato e il rivestimento è molto oleofilo, potremo dire quasi che ‘ama l’inchiostro’, e raggiunge la densità target molto rapidamente. A causa della gomma residua e probabilmente della desensibilizzazione della gomma del rivestimento, le lastre lavorate a umido richiedono più il doppio del tempo per raggiungere la densità target. Dal grafico risulta evidente anche un’altra caratteristica delle lastre Sonora, l’assoluta costanza della qualità”, spiega Mannoni.
Con Kodak NexPress la qualità delle immagini e il ritorno dell’investimento sono al top
Alfredo Lorenzini, Kodak Marketing Manager e direttore vendite EPS, si è concentrato sui vantaggi della stampa digitale che consente di espandere l’attività con nuove applicazioni a elevato valore aggiunto con una strabiliante qualità di stampa con tantissime opzioni per nobilitare il prodotto stampato: lucidatura, stampa 3D con effetto tattile, finitura opaca/lucida/satinata. Con il quinto gruppo stampa la gamma si amplia ancora di più: inchiostro bianco opaco che assicura una massima opacità anche con una sola passata, e la funzione Auto White Blend consente di combinare il bianco con i colori CMYK sui supporti colorati; inchiostro metallizzato; la funzione Intelligent Color espande il gamut di colori ottenibile e realizza un numero maggiore di lavori con requisiti cromatici complessi; inchiostro LightBlack per immagini di qualità fotografica; rosso fluorescente, soluzioni MICR per applicazioni di sicurezza.
Lorenzini ha citato altre caratteristiche della macchina come la possibilità di stampare su fogli lunghi con un formato massimo di 35×100 cm amplia le applicazioni, possibile la stampa di brochure a 6 e 8 ante, sovra-copertine, poster, depliant. Con l’alimentatore di fogli lungo formato BDT TPF-550 il formato arriva a 530 mm e 1.000 mm. Anche il front-end, digitale, flusso di lavoro dedicato e sviluppato da Kodak per le macchine da stampa Kodak NexPress, è uno strumento importante che permette all’operatore di inoltrare i lavori e gestire tutto il processo di stampa.
L’investimento è sicuro, perché la macchina da stampa NexPress migliora con gli anni. La piattaforma modulare garantisce una redditività che aumenta nel tempo, assicurando l’ottimizzazione del capitale investito.
A seguire Fausto Ceolini, consulente, ha illustrato i vantaggi e le modalità di accesso ai finanziamenti per il passaggio a Industria 4.0. Polyedra, parte del Gruppo Lecta, ha illustrato i prodotti di due divisioni: Sign & Display che offre film adesivi e supporti per stampa digitale, lastre e pannelli, pellicole adesive per intaglio, fogli plastici e Polyedra Packaging specializzata nella fornitura di imballaggi fine linea, prodotti, soluzioni e servizi per imballaggi industriali, anticorrosivi e protettivi. Polyedra distribuisce anche le macchine per il confezionamento termoretraibile, per l’avvolgimento dei pallets e del fine linea prodotte da Italdibipack.