Cartiere Carrara, uno dei principali produttori e trasformatori europei di carta tissue con brand come BulkySoft e Tuscany, ha perfezionato l’acquisizione di Carind e CRC, società del gruppo facente capo alla famiglia Caldaroni, specializzata nella trasformazione e commercializzazione di tissue per i segmenti consumer e Away from Home. Lo riporta Il Sole 24 Ore Radiocor Plus.

L’acquisizione di Carind e CRC, si legge in una nota, è in linea con la strategia di crescita per aggregazioni di Cartiere Carrara che con questa operazione mira a rafforzare significativamente la propria offerta in un settore ad alto potenziale di crescita come quello dei prodotti tissue di alta gamma per il segmento Away from Home nonché la propria presenza nel segmento consumer del mercato italiano, grazie anche ad un piano pluriennale di investimenti ad hoc sulle nuove realtà che entrano a far parte del Gruppo.

«Siamo particolarmente soddisfatti di aver finalizzato l’acquisizione di Carind e CRC», ha commentato Mario Carrara, chief growth officer di Cartiere Carrara, aggiungendo poi come l’integrazione di queste aziende nel nuovo gruppo permetta alla società di rafforzarsi ulteriormente in un mercato strategico come quello del tissue, che presenta prospettive di crescita interessanti per i prossimi anni. «Questa operazione rientra appieno nelle nostre linee guida in fatto di M&A, orientate verso realtà di eccellenza che possano essere integrate nella nostra struttura produttiva e commerciale rendendola ancora più distintiva sotto il profilo della qualità e della sostenibilità», ha aggiunto Carrara. L’operazione è stata gestita dai manager del gruppo con l’assistenza legale di Legance.

Oggi Cartiere Carrara dispone di sei siti produttivi, tutti sul territorio italiano, con oltre 560 dipendenti. Una produzione annua di circa 240 mila tonnellate di carta made in Italy destinate al mercato professional e consumer, distribuite in 47 paesi.

Foto da iltirreno.gelocal.it