A.C.M. (che sta per Azienda Commerciale Meridionale) è un’industria grafica specializzata nella stampa con tecnologia digitale, offset e rotooffset con sede ad Acerra, in provincia di Napoli. Fondata negli anni Sessanta come azienda familiare, è giunta oggi alla terza generazione. In queste settimane, come tante altre aziende grafiche in tutta Italia, in A.C.M. si sono dovuti prendere provvedimenti e precauzioni per adeguarsi ai decreti emanati per fronteggiare il diffondersi del coronavirus. Intervista a Vincenzo Gentile, titolare dell’azienda.
Che impatto stanno avendo sulla vostra azienda le misure restrittive dei decreti del Presidente del consiglio dei ministri per arginare il diffondersi del nuovo coronavirus COVID-19 in termini di produzione e in termini di gestione del personale?
La nostra azienda ha adottato misure di tutela del personale dal primo allarme a fine febbraio in Lombardia. Abbiamo fornito ai nostri dipendenti mascherine, guanti e igienizzanti, sanificando quotidianamente con prodotti a base di alcol. Inoltre anche i visitatori esterni dopo essere stati registrati, sono stati dotati di guanti e mascherine. Attualmente il personale amministrativo lavora in smart working e quando necessario viene in azienda, mentre la produzione è distribuita su turni sfalsati per evitare aggregazioni.
Specificatamente alla produzione, ci sono difficoltà/ostacoli particolari? Avete riscontrato una variazione nelle commesse?
Le misure restrittive stanno indubbiamente intaccando una parte della produzione, anche perché stavamo rispettando un trend di crescita a doppia cifra, registrato nei mesi di gennaio e febbraio e che si sarebbe confermato anche per il secondo trimestre. Abbiamo annullato ordini carta per circa 400 tonnellate relativi ad aprile, che doveva essere un mese importante sia per la GDO – data la Pasqua – che per cataloghi con numerose fiere turistiche. ACM ha due rotative da 16 e 48 pagine, due macchine offset 70×100 reparto digitale e legatoria- produce principalmente stampati commerciali (volantini della GDO, riviste, cataloghi) e prodotti editoriali (libri, pubblicazioni e scolastica). Sebbene abbiamo avuto una forte flessione della GDO a causa dell’impossibilità della distribuzione, cataloghi e libri hanno confermato produzioni e tirature. Inoltre l’installazione lo scorso dicembre della nuova macchina a foglio con tecnologia LED, ci ha dato la possibilità di abbracciare prodotti differenti che garantiscono attualmente importanti tirature.
Cosa prevedete per il futuro? Che impatto crede che avrà questo periodo sul vostro 2020?
Queste limitazioni andranno ad intaccare tutti settori industriali in un arco di tre mesi, anche quelli che attualmente ne stanno beneficiando con un’aumentata produttività. Il settore che deve ripartire è quello della GDO che garantisce volumi costanti. Al tal proposito dobbiamo cercare di essere il più versatili e flessibili possibile al fine di rispondere al meglio a questa imprevista e sfortunata congiuntura economica.