“Stiamo facendo impresa in un periodo influenzato dall’emergenza coronavirus e in 30 anni di attività non abbiamo mai affrontato un avvenimento di tali dimensioni. A seguito delle misure intraprese dal Governo per contrastare l’emergenza COVID19 con il DPCM dell’8 marzo e successive integrazioni, fin da subito responsabilmente abbiamo deciso di rimanere operativi in termini produttivi, logistici e di supporto alla clientela, garantendo così continuità alla filiera. Con la stessa responsabilità abbiamo verificato le azioni da intraprendere per riorganizzare la struttura e non collassare per effetto del calo degli ordinativi e del fatturato nel secondo trimestre.
Abbiamo deciso di mantenere fede a ogni impegno assunto con i nostri fornitori per dare continuità all’attività. Riceviamo regolarmente la merce dai fornitori per riassortire il magazzino che oggi conta 3.000 tonnellate di carte e cartoncini con lo scopo di garantire a tutti i clienti la continuità di prodotto perché siamo consci che in questo momento nessuno può permettersi di perdere commesse. Abbiamo garantito a ognuno di voi, da Torino a Roma, puntualità e precisione nelle consegne.
Oggi, per la prima volta, ognuno di noi può nel suo piccolo fare la differenza. Stiamo sperimentando nuovi approcci al lavoro quali il lavoro agile e collegamenti virtuali con i venditori, modalità per noi inusuali, ma quanto mai necessarie per condividere strategie ed azioni da mettere in campo. Oggi abbiamo bisogno di una rete commerciale coesa, motivata e determinata a cogliere ogni singola opportunità per garantire continuità all’azienda.
Fare previsioni da qui a fine anno è alquanto complicato. Oggettivamente possiamo affermare che l’emergenza Covid19 ha di fatto bloccato il sistema economico e modificato lo scenario al quale tutti noi si faceva riferimento. Dovendo ipotizzare una previsione del trend del settore da qui a fine anno, dobbiamo tenere conto che i dati relativi ai consumi di carta al 31 marzo segnavano già un – 8% rispetto al 31 marzo 2019. Il dato negativo è riconducibile alla stagnazione che ci accompagna dall’estate scorsa. Ora con il Covid19 e la serrata generale avremo per tutto il secondo trimestre un crollo dei consumi ipotizzabile tra il 70 e 80% nel comparto grafico tradizionale dove di fatto sono venuti meno tutti gli stampati relativi ad auto motive, fashion, turismo, eventi e cultura. Si mantiene stabile il comparto cartotecnico che sì, sta subendo il calo legato al packaging di lusso, ma sta beneficiando dei maggiori consumi dei settori alimentare e biomedicale.
Sul fronte prezzi, gli annunci arrivati sistematicamente da tutti i produttori a inizio febbraio, allarmati dal risveglio dei prezzi delle cellulose, con il bocco totale dei consumi non si parla più di prezzi che sostanzialmente sono congelati, ma eventualmente di consegne viste le fermate a più riprese delle cartiere e le difficoltà legate ai trasporti. È presumibile che questo scenario ci accompagnerà fino a settembre anche a causa delle forti limitazioni sulla mobilità e sulle riaperture di alcuni comparti a nostro avviso fondamentali per garantire la sussistenza della filiera. Solo a fine estate potremo effettivamente iniziare a fare previsioni su come saranno gli assetti futuri perché questa emergenza sta determinando un cambiamento nelle abitudini delle persone, i consumi si modificheranno in funzione di questo e molte realtà si troveranno spiazzate se non fuori mercato. Va aggiunto inoltre che nella filiera della stampa le tante realtà che faticavano a reggersi prima, saranno costrette a chiudere per il crollo di fatturato e le “limitazioni” per l’accesso al credito.
La strategia migliore per affrontare questo periodo è tenere alta la motivazione ed essere causativi, ovvero coscienti di avere alle spalle una struttura solida che ad oggi ci ha consentito di fare la differenza sul mercato. L’errore più grande che possa fare il venditore in questa situazione è arrendersi all’isolamento forzato e attendere che finisca l’emergenza. Occorre mantenere il contatto con i clienti, fare sentire loro che ci siamo. È importante sapere come si sono organizzati per gestire l’emergenza e che progetti hanno in ballo. Oggi è fondamentale tenere conto che ogni piccolo cambiamento può essere l’opportunità di domani e noi dobbiamo essere pronti a coglierla. Ringrazio personalmente tutti i collaboratori per il sacrificio e la dedizione che metteranno per da qui alla fine dell’emergenza. Noi ci siamo e uniti ce la faremo!”
Massimiliano Marchesini, Due Emme Pack