Consigli pratici sull’utilizzo degli inchiostri e uno sguardo sulle novità in casa T&K TOKA. Marks-3zet, distributore ufficiale ed esclusivo in Italia della gamma di soluzioni del produttore giapponese, ha portato nell’Innovation week, l’evento virtuale di Stratego Group e TAGA Italia, uno sguardo su una tecnologia che sta diffondendosi sempre più nell’industria della stampa: quella degli inchiostri UVHUVLED. Carmelo Roberto, Managing Director marks-3zet, Nello Grieco, Sales Manager marks-3zet, Fabio D’Amico, Technical Manager – UV inks Specialist marks-3zet (moderati da Manuel Trevisan, Taga Italia) hanno confermato come sin dal 2012, quando sul mercato sono arrivate le nuove tecnologie per l’essiccazione degli inchiostri UV (prima le lampade ibride, dette anche Low energy, e poi le più recenti lampade LED), gli inchiostri UV non abbiano mai smesso di essere oggetto di sviluppo e ricerca.
UV TIO PS3L è il nome della nuova serie prodotta dall’azienda giapponese T&K TOKA che a partire dai mesi di settembre/ottobre 2020 andrà a sostituire la serie UV TIO PS2L per la stampa a foglio con essiccazione UVH-UVLED-UV, attualmente in commercio e che rimarrà disponibile fino a esaurimento scorte. Uno sviluppo, comunica Vanson – produttore olandese di inchiostri convenzionali dal 1853, acquisito T&K TOKA nel 2017 -, dovuto al fatto che il monomero utilizzato nella formulazione di questi inchiostri da stampa UV, il Trimethylolpropane triacryrate (TMPTA), lo scorso primo maggio è stato classificato come sostanza chimica proibita dalla Japan Printing Ink Makers Association e inserito nella relativa “negative list”.
Più in generale, per gli inchiostri UV il bilanciamento acqua inchiostro è sempre stato molto complesso ma è notevolmente migliorato nei nuovi inchiostri del produttore giapponese, afferma Fabio D’Amico, aggiungendo come T&K TOKA sia sempre in prima linea per aiutare i clienti a capire le difficoltà di stampa e a trovare una soluzione. Le criticità sono spesso legate all’asciugatura, alla necessità di evitare per l’inchiostro “l’effetto torta: bruciato fuori e crudo dentro”: «Un colore che va conosciuto, preso a braccetto e capito durante la giornata, perché i cambiamenti di clima e carta possono portarlo a prendere direzioni diverse», ha aggiunto D’Amico. Come conservare dunque al meglio un inchiostro UV per non avere problemi in stampa? La durata consigliata è di 6 mesi a tolla chiusa, ma il segreto sta nella modalità di conservazione: l’ideale è un reparto climatizzato così che il colore mantenga le sue proprietà e il suo equilibrio, meglio ancora se a una temperatura 23-24 gradi all’asciutto. In fase di stampa bisogna invece fare attenzione alle luci (che siano neon o luce naturale) sui rulli di macinazione e al livello di bagnatura.
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