Kodak Pharmaceuticals: è questo il nome che Eastman Kodak Company ha dato alla nuova business unit dedicata alla produzione di componenti medicinali che sta nascendo sulla base di un prestito da 765 milioni di dollari da parte del governo americano. Prestito per cui la Development Finance Corporation (DFC), la banca di sviluppo americana che collabora con il privato di diversi settori tra cui energia, assistenza sanitaria, infrastrutture critiche e tecnologia, ha firmato una lettera d’intenti. Kodak, che punta a raggiungere il 40% dei suoi ricavi da questo nuovo ramo aziendale, inizierà dunque a produrre negli Stati Uniti componenti farmaceutiche (destinate in primo luogo al mercato americano) per vari tipi di medicinali, fra cui anche l’anti-malarico idrossiclorochina. Componenti farmaceutiche essenziali ma che solo in minima parte – fino ad adesso – sono state prodotte su suolo americano: “Sebbene gli americani consumino circa il 40% della fornitura mondiale di componenti sfusi utilizzati per produrre prodotti farmaceutici generici, solo il 10% di questi materiali è prodotto negli Stati Uniti”, si legge nella nota della DFC. 

La strategia

L’operazione fa dunque parte della strategia statunitense per agevolare la produzione industriale interna e in particolar modo quella farmaceutica per ridurre la dipendenza del mercato dalle importazioni dall’estero. “Una volta pienamente operativi, Kodak Pharmaceuticals avrà la capacità di produrre fino al 25% degli ingredienti farmaceutici attivi utilizzati in prodotti farmaceutici generici non biologici, non antibatterici, generando 360 posti di lavoro diretti e altri 1.200 indiretti. La società prevede di coordinarsi a stretto contatto con l’amministrazione e i produttori farmaceutici per identificare e dare priorità alle componenti più essenziali per il popolo americano e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, si legge nella nota della DFC.

Un aspetto, quello del potenziamento della produzione interna, sottolineato anche dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nel corso di una conferenza stampa ha detto: «Oggi (28 luglio 2020, ndr) sono orgoglioso di annunciare uno dei più importanti accordi nella storia del mercato farmaceutico americano: questa amministrazione ha raggiunto uno storico accordo con una grande società americana – ve la ricordate ai vecchi tempi delle macchine fotografiche? – per produrre componenti farmaceutiche essenziali: questa società si chiama Kodak e la produzione sarà proprio qui, in America», ha detto Trump, aggiungendo che Kodak produrrà materiali a costi competitivi e nel rispetto delle norme ambientali. Il prestito di DFC accelererà il time-to-market di Kodak supportando i costi di avvio necessari per riconvertire ed espandere le sedi produttive esistenti a Rochester, New York e St. Paul, Minnesota.

 

We have reached a historic deal with @Kodak to begin producing critical pharmaceutical ingredients right here in America! pic.twitter.com/BhK77FWuVJ
— The White House (@WhiteHouse) July 28, 2020

 

Il prestito

Il prestito di 765 milioni di dollari dovrà essere ripagato entro 25 anni ed è stato concesso a Kodak in virtù del Defense Production Act, programma che consente a Washington di ordinare o promuovere attività considerate indispensabili per la produzione statunitense. Verrà erogato dalla già citata Development Finance Corporation, che collabora a sua volta con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) per rispondere alla crisi causata dalla pandemia. L’operazione – il prestito governativo e la nascita della nuova unità produttiva – è stata ben accolta in borsa a Wall Street dove Kodak è quotata: il titolo ha subito un’impennata di oltre il 200%. La firma della lettera d’intenti avvenuta il 28 luglio indica che Kodak ha completato con successo lo screening iniziale di DFC, e sarà seguita da una due diligence standard (l’attività di investigazione e di approfondimento di dati e di informazioni relative all’oggetto di una trattativa, ndr) condotta dall’agenzia prima che il finanziamento venga formalmente erogato.

Le reazioni dei protagonisti

«Affrontare le sfide senza precedenti che affrontiamo oggi e prepararci per future crisi richiede idee e collaborazioni innovative», ha affermato l’amministratore delegato della US International Development Finance Corporation, Adam Boehler. «Oggi stiamo riunendo le risorse e le competenze significative del settore privato e del governo degli Stati Uniti. Siamo lieti di sostenere Kodak in questa audace nuova avventura. La nostra collaborazione con questa iconica società americana promuoverà la salute e la sicurezza a casa e in tutto il mondo», ha aggiunto.

«Kodak è orgogliosa di far parte del rafforzamento dell’autosufficienza americana nella produzione delle componenti farmaceutiche chiave di cui abbiamo bisogno per proteggere i nostri cittadini», ha dichiarato Jim Continenza, presidente esecutivo di Kodak, che ha poi precisato: «Sfruttando la nostra vasta infrastruttura, la profonda esperienza nella produzione di prodotti chimici e il patrimonio di innovazione e qualità, Kodak svolgerà un ruolo fondamentale nel ritorno a una catena di approvvigionamento farmaceutica americana affidabile». Secondo Peter Navarro, assistente del Presidente e direttore dell’Ufficio del commercio e delle politiche di produzione alla Casa Bianca, se c’è una cosa che la pandemia da Covid19 ha insegnato “è che gli americani dipendono pericolosamente dalle catene di approvvigionamento estere per le loro medicine essenziali”: «Questa partnership DFC-Kodak è una grande vittoria per l’uso dei poteri del Defense Production Act del presidente Trump, una grande vittoria per New York e un enorme passo avanti verso l’indipendenza farmaceutica americana».

Il passato di Kodak

Kodak è stata fondata nel 1888 a Rochester, nello stato di New York. Famosa per le pellicole fotografiche, nel 1975 aveva inventato la macchina fotografica digitale, senza riuscire però a sfruttare l’innovazione. Oggi ha meno di 5 mila dipendenti dopo essere stata un leader tecnologico con 145.000 lavoratori e tecnici su scala mondiale. Nel 2012 la crisi l’aveva anche spinta in amministrazione controllata per ristrutturarsi con un prestito di 950 milioni di dollari ottenuto da Citigroup.

Nella foto sopra, da sinistra: Adam Boehler, ceo di US International Development Finance Corporation, Jim Continenza, presidente esecutivo di Kodak, e Peter Navarro, assistente del Presidente Usa e direttore dell’Ufficio per le politiche commerciali e manifatturiere, in visita nello stabilimento produttivo dell’Eastman Business Park.

Nella foto in apertura: Jim Continenza e Adam Boehler durante la firma della lettera d’intenti per il prestito da 765 milioni di dollari per il lancio di Kodak Pharmaceuticals.

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