Una soluzione per rispondere alla crescente domanda di imballaggi sostenibili e riciclabili e per ottimizzare i processi di produzione e i costi di spedizione. È a queste esigenze – proprie di un mercato sempre più dominato dall’e-commerce – che vuole rispondere CMC Genesys (nella foto in alto), l’ultima nata in CMC, gruppo con sede a Città di Castello e specializzato nella produzione di macchine per imballaggio. Presentata nel corso dell’annuale CMC Innovation Day (per la prima volta in streaming, nella foto a destra) a un pubblico di più di 250 fra clienti e giornalisti, CMC Genesys è dotata di una tecnologia laser che permette di tagliare il cartone ondulato su misura e creare un packaging specifico sui prodotti. Una strada, quella del 3D packaging, intrapresa dall’azienda umbra nel 2013 con CMC Cartonwrap, la soluzione in grado di creare scatole di formato variabile partendo da una bobina di cartone ondulato.
Francesco Ponti, Ceo dell’azienda che fornisce anche Amazon, ha affermato durante l’evento che il commercio online “è il futuro e la strada per far crescere il proprio business”, sottolineando come il lockdown globale dovuto al Covid19 abbia reso questa dinamica ancora più evidente. E una delle grandi sfide che il mercato si prepara ad affrontare è quella dei “multi-item” (spedizioni multicollo), continua Ponti, ossia dei prodotti di forme e dimensioni diverse destinati a un singolo consumatore e dunque imballati insieme. Sfida che ha portato alla creazione di CMC Genesys che, dopo il taglio laser digitale, ripiega il cartone in eccesso sui bordi della scatola stessa trasformandolo in “alette” che bloccano il prodotto creando una barriera, così che non ci sia il bisogno di riempire il vuoto del packaging con imbottiture di sorta (nella foto). La soluzione è interamente automatizzata, ha una velocità di 900 box all’ora ed è pronta per il mercato, afferma Ponti.
Durante il CMC Innovation Day la casa umbra ha presentato anche CMC EasyBox e CMC Paper-Pro. Si tratta, la prima, di una “entry level” del 3D packaging con una velocità massima di 1.000 box all’ora, ideata per quei clienti che hanno la necessità di sole poche migliaia di scatole al giorno, per consentire dunque alle piccole e medie imprese di accedere all’automazione firmata CMC; la seconda (disponibile anche nella versione XL, stessa velocità di esecuzione, maggiori formati) è invece la versione eco-friendly – perché usa la carta anziché la plastica – di BubbleWrapper, la soluzione che impacchetta su misura i singoli prodotti con un imballo ammortizzante (pluriball). Con una velocità di 2.500 buste all’ora, Paper-Pro è in grado di gestire una particolare carta da imballo che replica, grazie alla sovrapposizione di vari strati sagomati a rilievo come “bolle di carta”, proprio la robustezza e la garanzia di protezione dei più comuni imballi in plastica.
Proprio nel giorno dell’evento di lancio delle sue novità, lo scorso 28 maggio, CMC ha comunicato di aver chiuso un aumento di capitale da 2,5 milioni di euro e collocato due prestiti obbligazionari per un totale di 7 milioni. L’aumento di capitale è stato sottoscritto da un club deal di investitori privati, mentre i bond sono stati sottoscritti da Impresa Italia, fondo di private debt gestito da Riello Investment Partners sgr. Nel 2019 il gruppo ha generato un fatturato di circa 61 milioni di euro, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente.
Questo articolo è apparso su il Poligrafico 198.
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