Il 24 febbraio Kornit Digital ha organizzato, in collaborazione con WTIN, il webinar Secrets of Printing Digitally with Pigment Inks per spiegare come l’utilizzo di inchiostri a pigmento nella stampa digitale rappresenti una sfida, ma anche un’opportunità per molti stampatori.
L’evento virtuale ha visto la partecipazione di Sharon Donovich, Senior Customer Marketing Manager; Kobi Mann, CTO di Kornit Digital; e Tal Israeli-Wolmark, Business Enablement Application Manager di Kornit Digital.
In apertura Sharon Donovich ha spiegato come l’uso degli inchiostri a pigmento sia ampiamente diffuso nella stampa tessile tradizionale. Nonostante ciò, nell’ambito della stampa digitale, la loro diffusione è ancora limitata e la loro quota di mercato – se paragonati ad altre chimiche – è di appena il 2%.
Le potenzialità dei digital pigment inks sono molteplici. Innanzitutto, la loro formulazione crea un legame fisico con le fibre con le quali vanno a legarsi e questo fa sì che possano essere utilizzati su una grande varietà di tessuti, incluse le fibre miste. In aggiunta a ciò, l’intero processo di stampa con inchiostri a pigmento risulta semplice se paragonato ad altri metodi, perché richiede solamente un sistema di stampa e un forno per effettuare il curing. Secondo Kobi Mann il fatto che il loro utilizzo non si sia ancora diffuso su larga scala nell’ambito del digital textile printing è dovuto al fatto che formulare un inchiostro a pigmento, affinché si adatti alle caratteristiche di un sistema di stampa digitale, risulta ancora complesso.
Eppure, dal punto di vista applicativo, la versatilità degli inchiostri a pigmento fa sì che possano essere utilizzati efficacemente sia nella stampa tessile destinata all’abbigliamento sia nell’home décor. A tal proposito, Tal Israeli-Wolmark ha condiviso un vademecum di consigli su come ottenere una qualità ottimale, a seconda del tipo di fibra con la quale si stampa.
In conclusione, il management Kornit Digital ha ribadito quanto l’investimento in tecnologie di stampa a pigmento rappresenti un tratto caratteristico dell’azienda sin dagli esordi. Il costruttore israeliano, infatti, è presente nel settore della stampa digitale su tessuto dal 2003 e molte delle sue soluzioni si basano sul sistema di inchiostri NeoPigment, implementato per garantire elevata produttività, accuratezza cromatica e, al contempo, una decisa riduzione dell’impatto ambientale, grazie a un processo di stampa che elimina la necessità di pre e post-trattamenti.
A questo link è possibile recuperare l’intero intervento.
Di Caterina Pucci