TiKappaPi è un punto di riferimento irrinunciabile per le aziende che cercano un unico partner informatico di valore. A un solo anno dalla sua costituzione nata dall’unione delle storiche Tecnobiemme e Kirio, sono molte le realtà che vogliono farne parte. È il momento di Edigit, la prima realtà gestionale specializzata per il settore delle arti grafiche.
Siamo in compagnia di Enrico Parisini e di Gabriele Montanari, rispettivamente fondatore e direttore generale di Edigit, insieme a Bruno Pisani socio fondatore e direttore generale di TiKappaPi, con la sua oltre ventennale esperienza come manager in Zucchetti, la prima software house in Italia, di cui TiKappaPi è orgoglioso partner ufficiale.
Bruno Pisani, come vede TiKappaPi ora che il progetto si concretizza sempre di più?
TiKappaPi rispecchia assolutamente il progetto che io e Fausto Montanini (socio fondatore di Tecnobiemme e di TiKappaPi) avevamo in mente all’inizio. Rappresenta l’unione delle esperienze e delle altissime competenze portate da ogni persona e da ognuna delle sue divisioni specializzate, con l’obiettivo di offrire professionalità ad altissimo livello che spaziano dalla consulenza allo sviluppo, dall’IT al software di settore e molto altro. TiKappaPi rappresenta un importante ventaglio di strumenti e di servizi a disposizione delle aziende, costruiti sulla sinergia di un team di eccellente qualità e sempre più ampio, sempre pronto a mettersi in gioco, avendo come unico obiettivo la soddisfazione del cliente. Per questo facciamo di tutto per garantire a tutti i collaboratori un ambiente lavorativo sereno, dinamico e ricco di stimoli, che sia orientato al benessere del dipendente e alla sua costante crescita.
Parliamo un po’ di Edigit, leader nell’ERP per le arti grafiche: editoria, stampa, etichettifici e packaging. Chiediamo ad Enrico Parisini, ideatore e fondatore di Edigit, com’è nata la sua impresa nel 1990 e come si è evoluta in questi trent’anni.
Mi sono licenziato da ruoli dirigenziali importanti nel settore dell’editoria, per impegnarmi con tenacia nel tentativo di dare al settore delle arti grafiche ciò che mancava. Ho deciso di mettermi in proprio facendo consulenze ad aziende grafiche, soprattutto nell’ambito del processo produttivo, in quanto ritenevo che occorresse informatizzarle, partendo dall’esigenza primaria: la gestione del preventivo.
È stato coraggioso lasciare un’occupazione stabile e prestigiosa per mettersi in proprio.
Certo, è stato anche molto faticoso. Per anni sono stato impegnato in quattro lavori contemporaneamente: ero agente, consulente, formatore e titolare della mia impresa. Ho capito per primo le necessità del settore e negli anni Novanta vendevamo anche 15-20 programmi al mese, fino ad arrivare a 1460 installazioni. Con il supporto di Gabriele Montanari e di sempre più collaboratori Edigit ha potuto estendere la propria presenza su tutto il territorio nazionale con installazioni di ogni tipo e complessità, e oggi anche grazie al contributo di TiKappaPi è la proposta completa n.1 indiscussa nel settore Erp per le arti grafiche.
Come ha conosciuto TiKappaPi e i suoi soci?
Edigit rispondeva a tutte le esigenze di gestione del settore: dal preventivo fino alla contabilità industriale. Con il passare del tempo per le aziende più strutturate si è reso necessario fornire anche l’integrazione con la parte contabile e amministrativa. Ho conosciuto Fausto Montanini e la sua Tecnobiemme di Modena quando mi interessava l’integrazione con Mago, e la Tecnobiemme era molto esperta nelle verticalizzazioni sul gestionale Mago, così gli ho parlato del progetto e lui ha accettato di sviluppare l’interfaccia che ci ha completato quel tipo di offerta. I rapporti tra noi sono sempre stati buoni e corretti anche in seguito, quando il nostro software si è aperto ad altre integrazioni con diversi gestionali contabili.
Poi negli ultimi anni cercavo un modo per dare continuità alla Edigit, perché con i miei 77 anni non sono più un ragazzino, ma non volevo lasciare l’azienda nelle mani di chi non le avrebbe dato la continuità che volevo io. Così Fausto Montanini e Bruno Pisani mi hanno parlato del progetto TiKappaPi, e mi è piaciuto molto perché era l’unico che avrebbe completato l’offerta Edigit, senza stravolgerla.”
Come vivono il cambiamento i suoi collaboratori?
Io sono sempre stato il capo indiscusso, ma delegavo molto. Chiedevo opinioni e lasciavo spesso le decisioni agli altri. L’unica parte che non ho mai delegato totalmente era la comunicazione, che ho sempre seguito in prima persona e su cui ho investito molto per rendere Edigit la società leader che è oggi. Lo dimostra il fatto che siamo sempre presenti nelle riviste più importanti del settore. Credo che la mia assenza si sentirà poco… Ho riposto la massima fiducia in Gabriele Montanari a cui ho lasciato la direzione prima e l’azienda adesso.
Ci accorgiamo subito che nonostante i suoi anni Enrico è stato e senza dubbio è ancora un uomo lungimirante, con una visione di impresa che l’ha trasformata rendendola attuale e moderna.
Gabriele Montanari, cosa l’ha portata in Edigit e come è approdato in TiKappaPi?
Il mio impiego in Edigit inizia nel 1994 prima come analista, tecnico, commerciale, dimostratore, e poi come coordinatore sui nuovi progetti gestionali fino ad occuparmi della direzione generale dell’azienda. La crescita di Edigit dalla sua nascita è sempre stata costante e capace di seguire le esigenze del settore. L’azienda ha sempre investito nelle risorse umane e nella loro formazione, anche nei periodi di difficoltà, e questo le ha permesso di superare ogni ostacolo nella maniera migliore. Nella sua evoluzione l’azienda ha modificato la sua organizzazione, inserendo una struttura di help desk, una struttura di R&D e assumendo personale tecnico e commerciale, sempre nell’ottica di dare il miglior servizio possibile ai clienti e nel modo più veloce. Ho sempre condiviso questo tipo di gestione e crescevo anch’io con l’azienda.
Non mi sono mai sentito solo un dipendente, ma agivo come se l’azienda fosse mia. Consigliavo il mio titolare Enrico Parisini e lui spesso mi ascoltava. Così non appena mi ha concesso il ruolo di direttore generale, ho contribuito a dare all’azienda un volto nuovo, con un’organizzazione di team, dividendo compiti e responsabilità con i collaboratori e formando le persone ad una visione di impresa più moderna. E quando ho conosciuto il progetto TiKappaPi mi è subito piaciuto perché era in sintonia con la mia visione del futuro dell’azienda.
Cosa ha visto in TiKappaPi e cosa l’ha spinta a farne parte?
L’obiettivo di Enrico era quello di dare continuità all’azienda ed io mi sentivo in dovere di supportarlo condividendo lo scopo di dare nuova linfa alle persone che la compongono e nuova spinta per crescere in un gruppo stimolante e affiatato. Conoscevo Fausto Montanini da anni e quando mi ha parlato del suo progetto ho sentito subito di poterne fare parte. TiKappaPi come insieme di divisioni specializzate era la soluzione ideale di crescita professionale reciproca del team nel team, inoltre dava la possibilità di offrire servizi a 360 gradi ai clienti, un valore senza prezzo, l’elemento di distinzione netta dagli altri competitor di prodotto.
Come si trova a lavorare con Bruno e Fausto?
Ho trovato in Fausto Montanini e in Bruno Pisani persone che oltre ad essere fidate hanno una visione di impresa simile alla mia. Con loro ci troviamo concordi su molti aspetti organizzativi e già dalle prime settimane ho sperimentato l’apertura al confronto e l’approccio costruttivo e collaborativo che speravo per trovare le soluzioni migliori ad ogni cosa. Sono molto soddisfatto e sereno, convinto di aver fatto la scelta giusta.
E per lei, Bruno, cosa rappresenta l’ingresso di Edigit in TiKappaPi?
Per me Edigit è parte integrante della fondazione di TiKappaPi anche se formalmente abbiamo concluso le pratiche con tempi più lunghi. Alle spalle le tre società Tecnobiemme, Kirio ed Edigit hanno decenni di proficua e intensa collaborazione e godevano della massima stima e fiducia reciproche, per questo il progetto è stato costruito e condiviso sin dalle origini.
L’ingresso formale di Edigit nella famiglia TiKappaPi è un grande orgoglio per me e lavorare con Gabriele e Fausto è davvero molto bello e appassionante ogni giorno. Siamo consapevoli della qualità delle persone dei team che hanno fatto la storia che ci ha portato fin qui e siamo altrettanto convinti che insieme saremo sempre più forti nell’affrontare le sfide del mercato al fianco dei clienti più esigenti.
Come avete trascorso questo periodo, difficile per tutte le aziende?
Dal punto di vista pratico eravamo già tutti molto abituati a lavorare in modalità da remoto, quindi lo smart working è stata solamente una modalità che abbiamo implementato ai clienti che non la utilizzavano. Sul piano organizzativo e direzionale non ci siamo mai fermati un attimo, abbiamo continuato ad investire nelle risorse continuando i percorsi di assunzione e di formazione avviati in precedenza, abbiamo attinto a tutti gli accantonamenti per evitare il più possibile disagi. Abbiamo guardato avanti, convinti che a un momento difficile ne segua uno migliore, e questo ci ha dato la forza di restare uniti e di sostenerci, così insieme abbiamo supportato i clienti in maggiore difficoltà. È questo lo spirito che desideriamo far crescere: quello di una grande famiglia di competenze, di una squadra speciale che fa sempre la differenza.
Un vivo ringraziamento a queste persone che con tanto entusiasmo dedicano le loro vite ad un bel progetto comune di cui si percepisce la forza e la passione ad ogni loro parola. Un grosso augurio di un buon proseguimento di TiKappaPi e delle sue divisioni specializzate!