Essere versatili, realizzando applicazioni ad alto valore aggiunto, che siano durevoli e sostenibili. Sono questi i principali requisiti che gli stampatori devono essere in grado di garantire, in un mercato sempre più competitivo come quello delle applicazioni di grande formato. Su queste considerazioni si basa la strategia messa a punto da Canon per il 2021, confermata dal lancio della Colorado 1630, reso noto la scorsa settimana.
La nuova macchina è progettata per garantire prestazioni simili a quelle della “sorella maggiore” Colorado 1650, mantenendo l’investimento contenuto. Ne abbiamo parlato con Walter Bano, Country Director Production Printing Products di Canon Italia «Specialmente per quanto riguarda il mercato italiano del grande formato, la maggior parte dei clienti si trova a gestire ordini di dimensioni variabili, con occasionali picchi di lavoro. Pertanto, hanno bisogno di una soluzione versatile, che permetta di passare velocemente da una lavorazione all’altra».
In tal senso la combinazione tra gli inchiostri, già in uso su Colorado 1650, e una tecnologia di polimerizzazione rapida consentono di gestire un’ampia gamma di applicazioni destinate tanto all’interior quanto all’outdoor. «I test a cui abbiamo sottoposto le applicazioni stampate con Colorado 1630 stanno dando ottimi risultati, per quanto riguarda la resistenza al graffio, abrasione e agenti esterni e chimici – prosegue Bano – Ciò risulta particolarmente importante nel caso del wallcovering, per esempio. Le carte decorative con cui si allestiscono i punti vendita vengono sottoposte a lavaggi molto frequenti, tanto più in questo particolare periodo storico. Acqua e detergenti aggressivi possono rovinare il prodotto, causando alterazioni che portano a un ricambio frequente. Il processo di stampa Colorado assicura stabilità dimensionale e durevolezza, anche in assenza di laminazioni, riducendo le operazioni post stampa e, di conseguenza, gli sprechi».
La nuova Colorado 1630 beneficia della collaudata tecnologia Canon UVgel, ed è quindi già prenotabile presso i Partner certificati Canon. «Il mondo della comunicazione visiva è ancora in sofferenza, ma analizzando i consumi di inchiostro possiamo dire che i volumi di lavoro dei nostri partner non hanno subito grossi cali – aggiunge Bano – Certo, ci sono segmenti applicativi che hanno registrato una crescita costante, come quello della segnaletica per il distanziamento (adesivi, floor covering), carta da parati, applicazioni per l’allestimento dei punti vendita. L’importante è diversificare l’offerta in modo da poter far fronte a qualsiasi esigenza. L’architettura modulare di Colorado 1630 viene incontro a questa necessità degli stampatori. Il sistema è disponibile in versione base, alla quale si può aggiungere anche in tempi successivi una seconda bobina opzionale per far fronte a tirature elevate o stampare fronte-retro, riavvolgendo i supporti con la stampa all’interno». Le funzioni opzionali possono essere abilitate da remoto e on demand, senza l’intervento di un tecnico. Grazie alla tecnologia FLXfinish è inoltre possibile garantire una finitura lucida o opaca a ogni stampato (opionale). Il merito è di uno speciale metodo di polimerizzazione LED che consente di diversificare la gamma di applicazioni, utilizzando lo stesso tipo di supporto e inchiostro.
«I prossimi mesi ci vedranno coinvolti in diversi appuntamenti che vedono la partecipazione di designer, creativi, architetti come ad esempio il Fuorisalone – conclude Bano – Si tratta di occasioni importanti, che ci consentono di mostrare la nostra tecnologia a diverse categorie di professionisti, consolidando la nostra presenza sul mercato».
di Caterina Pucci