Nel 2021 Berra ha ottenuto il suo personale record di vendite in Italia, totalizzando ben 19 macchine vendute. Il costruttore di macchine per etichette si stampa ponendo obiettivi sempre più ambiziosi incoraggiati dalla domanda da parte del mercato che si sta orientando verso soluzioni con configurazioni sempre più articolate e personalizzate.
“A conferma di questo trend positivo, abbiamo già un ottimo order intake per il 2022, con 7 nuove linee che andremo a installare nel primo trimestre del nuovo anno” spiega Fabrizio Boschelli, direttore vendite Italia di Berra “Il nostro momento positivo continua e i numeri e il mercato stanno a testimoniare questa crescita costante”.
Da Nord a Sud, negli ultimi due anni l’azienda pavese ha messo a punto l’installazione di 35 macchine. Complice la modularità dei sistemi Berra, i clienti chiedono linee di produzione per applicazioni speciali, lavorazioni di alta qualità e layout di dimensioni importanti, dai 15 fino agli oltre i 20 metri.
Per fare un esempio è in fase di installazione nel Sud Italia, in Campania, la prima macchina “ibrida” che include gruppi serigrafici tradizionali piani insieme, nella stessa linea, a gruppi serigrafici semi-rotativi.
“Si tratta di un sistema che offre il massimo della versatilità – prosegue Boschelli – in quanto è basato su una tecnologia in continuo sviluppo e perfezionamento in cui siamo riusciti a combinare, in modo sorprendente, le due diverse tipologie di stampa.
Un impegno non indifferente in termini di ricerca&sviluppo e di investimento di risorse che sta attirando l’attenzione nei confronti della nostra tecnologia da parte di una clientela sempre più ampia e variegata”.
Soluzioni “made in Berra”
La strategia di differenziazione basata sulla messa a punto di soluzioni fortemente connotate che l’azienda definisce come “made in Berra” porta risultati come tecnologie in grado di offrire alta definizione, elevati spessori per la stampa Braille e
“oro colato”. Applicazioni in grado di differenziare e nobilitare le etichette sfruttando la coprenza e la profondità della serigrafia sui fondi opachi sono i punti di forza dei sistemi off-line di Berra. Il tutto concepito tenendo conto che nelle lavorazioni di ripresa e finitura è indispensabile coniugare la giusta velocità alla precisione, per generare quel valore aggiunto che consente di assicurare le adeguate marginalità
L’autorevolezza del brand Berra si basa sul know-how maturato in anni di esperienza nel mondo della meccanica, requisiti che Fabrizio Boschelli definisce “fondamentali per i clienti in fase di valutazione di un nuovo investimento”.
Pur avendo impresso una notevole accelerazione al processo di innovazione tecnologica che ha generato un inevitabile cambiamento, Berra ha conservato intatta la propria identità di azienda italiana. I risultati concreti di questa evoluzione, che testimoniano la flessibilità dell’azienda nel soddisfare le richieste dei clienti si trovano nelle nuove linee in produzione. Queste ultime includono ad esempio un nuovo gruppo di stampa a caldo potenziato nella “versione TOR”, per ottenere dettagli definiti con rilievi a cuspide, pressioni maggiorate su lavorazioni estreme e su supporti difficili, oltre a una soluzione compatta dedicata alla finitura di stampati in digitale.
Nuove sfide
“Il mercato evolve e cresce a una velocità che talvolta intimorisce – aggiunge Bochelli per questo motivo non possiamo farci cogliere impreparati. Le competenze maturate in tanti anni di esperienza, diventano preziose quando si riesce a metterle concretamente a disposizione della clientela. In modo dinamico abbiamo trasformato i nostri skill da azienda pura di meccanica a fornitore di soluzioni ad alto contenuto tecnologico: due aspetti che determiano il nostro successo e sono la testimonianza della nostra capacità di assecondare le evoluzioni dei nostri mercati di riferimento”.
Nel prossimo futuro Berra si prepara ad accogliere nuove sfide che affronterà con ottimismo: un traguardo importante sarà il ritorno Label Expo in presenza il prossimo aprile. “Dopo due anni siamo felici di ritornare al contatto diretto con i clienti” conclude Boschelli “Non vediamo l’ora di riabbracciare tutti e di accogliere i visitatori della fiera al nostro imperdibile Happy Hour a fine giornata, come momento conviviale con un po’ di goliardia: perché BERRA è anche questo, per fortuna!”