SEGNI, visitabile fino a 13 marzo 2022 nelle sale al piano terra del Museo di Roma a Palazzo Braschi, accende i riflettori sul dramma della violenza domestica, immortalando gesti e spazi della quotidianità in cui la violenza è esplosa. Articolata in 33 “quadri fotografici”, che comprendono 42 scatti delle artiste fotografe Simona Ghizzoni e Ilaria Magliocchetti Lombi, la mostra trasforma, con uno sguardo intimo e professionale, le testimonianze di alcune donne vittime di violenze domestiche in percorsi di immagini e testo che raccontano momenti di vita quotidiana comprensibili a tutti. Da sempre parte attiva nel testimoniare e sensibilizzare sul tema della violenza di genere, Canon ha messo a disposizione le sue innovative tecnologie di stampa digitale per la realizzazione di 80 pannelli fotografici: percorsi fotografici che, con un linguaggio visivo dalla forte intensità emotiva, sottolineano l’urgenza di far conoscere, comprendere e decodificare nel quotidiano gli indizi di comportamenti violenti. La stampa di tutti i pannelli fotografici esposti è stata effettuata grazie a Canon imagePROGRAF PRO-6000, soluzione grande formato dall’eccezionale resa cromatica e qualità di stampa.
“Sostenere questo straordinario progetto espositivo è per Canon una nuova occasione per dimostrare il proprio impegno a sostegno della lotta contro ogni forma di violenza di genere, un tema tristemente noto in Italia su cui occorre tenere altissima l’attenzione. Crediamo che le immagini rappresentino uno strumento di divulgazione e sensibilizzazione importante non solo su questo tema. Si tratta di strumenti unici che possono offrire una testimonianza forte di un fenomeno sociale che è molto più comune di quanto si possa pensare”, dichiara Paolo Tedeschi, Head of Communications, Corporate Marketing and Sustainability di Canon Italia.
La mostra è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata dal “Cortile dei Gentili” e dalla Consulta femminile del Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Centro antiviolenza Lilith di Latina, con il contributo dell’Università Lumsa, ed è curata da Consuelo Corradi e Alessandra Mauro. Il progetto SEGNI è già stato ospitato dall’I.C.S. Margherita di Navarra a Monreale e dal Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei di Palermo e nei prossimi mesi coinvolgerà anche altre scuole sul territorio nazionale, con l’obiettivo di guidare i più giovani e aiutarli a trovare gli strumenti concreti, culturali ed educativi, per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, rendendoli protagonisti e attori del cambiamento.