Quando incontriamo Paola Azzini, co-titolare di Tipolitografia Rongoni insieme alla sorella Francesca e alla mamma Patrizia, il trofeo dell’Oro Cartotecnica brilla ancora di quella sorpresa e di quell’entusiasmo di cui sono avvolti i premi inattesi per quanto meritatissimi. L’imprenditrice della cartotecnica mantovana parla con entusiasmo cercando di superare la timidezza, che dice di avere, e che nei giorni successivi alla premiazione ha dovuto mettere da parte…

Paola e Francesca Azzini

Paola e Francesca Azzini

Come racconta Paola Azzini la risonanza mediatica data dall’Oro Cartotecnica, ricevuto il 29 novembre 2024, ha messo Tipolitografia Rongoni al centro dell’attenzione sia a livello locale sia più in generale nel mondo italiano delle arti grafiche. Una posizione inconsueta per questa realtà, con sede ad Asola (MN), che non è solita apparire sui giornali.

Non ci aspettavamo di ricevere questo riconoscimento: nonostante fosse il secondo anno che sottoponevamo la candidatura, ero convinta che a salire sul palco fossero prima di tutto aziende più grandi e conosciute” spiega Paola. Invece rivela di aver constatato con soddisfazione che i parametri di valutazione della giuria dell’Oro della Stampa prendono in considerazione diversi aspetti, “come l’innovazione, gli investimenti tecnologici, la responsabilità sociale e non ultimo l’impegno e la passione nello svolgere al meglio il proprio lavoro”. In sintesi, premia le aziende virtuose, indipendentemente dalle loro dimensioni: è proprio questa la definizione che possiamo dare di Tipolitografia Rongoni, dopo avere approfondito la sua storia.

Tipolitografia Rongoni dal 1921 a oggi, fra tradizione e innovazione

In oltre 100 anni di quella che oggi è Tipolitografia Rongoni si sono avvicendate diverse compagini societarie. Fondata nel 1921 da Ottorino Scalini e Italo Carrara, che hanno comprato i macchinari necessari per avviare la tipografia – alcuni tuttora conservati come cimelio storico tra cui un torchio antico –, l’azienda ha visto succedersi altri proprietari. È negli anni ’50 che appare per la prima volta una componente della famiglia Azzini, Matilde, prozia di Paola, che inizia a lavorare presso la tipografia entrando in società. Azienda che in quel periodo prende il nome di Rongoni, per via del proprietario di allora, Pierino Rongoni, detto Piero.

Fu proprio zia Matilde alla fine degli anni ’70 a proporre al giovane Giulio Azzini di iniziare la sua carriera nel mondo della stampa. Inizialmente insieme ad altri tre soci, che nei primi 2000 hanno mano a mano ceduto le loro quote, e poi insieme alla moglie e alle figlie, con cui Giulio ha portato avanti quella che oggi è Tipolitografia Rongoni, una realtà famigliare con un approccio industriale.

Far bene ogni cosa

Papà Giulio Azzini, purtroppo mancato nel 2020, e mamma Patrizia hanno trasmesso a Paola e Francesca l’esempio di passione, professionalità e tenacia che le due sorelle oggi trasferiscono in azienda, traducendolo in chiave contemporanea. Entrate in tipolitografia rispettivamente nei primi anni 2000 e nel 2014, Francesca e Paola hanno accolto il passaggio di testimone con professionalità e impegno, affrontando con determinazione le sfide che si presentano.

Siamo cresciute con in testa l’idea di fare bene ogni cosa curando il minimo dettaglio con serietà e umiltà: sia per quanto riguarda la gestione e l’organizzazione dell’azienda sia dal punto di vista dell’attenzione alla qualità dei prodotti, senza mai trascurare la sicurezza e il benessere delle persone” spiega Paola, che ammette a volte di incorrere nel rischio di sottovalutare il vero valore del lavoro svolto. Un esempio è l’ottenimento della medaglia Gold di Ecovadis. “Sapevamo di avere tutto in regola e di avere fatto importanti investimenti dal punto di vista della sostenibilità, ma quando abbiamo deciso di ottenere una certificazione che attestasse il nostro impegno in quest’ambito, non ci aspettavamo di raggiungere il livello Oro”.

Responsabilità sociale

Papà si è sempre occupato della gestione amministrativa e finanziaria. Quando clienti o fornitori entravano in azienda e chiedevano di parlare con il titolare e si trovavano di fronte a me o a mia sorella, diffidavano”, racconta Paola, che spiega che è stato Giulio il primo a educare i propri interlocutori a superare i pregiudizi di genere, invitandoli a rivolgersi alle figlie rispettando il ruolo che ricoprono in azienda.

Mamma ha sempre lavorato assiduamente dividendosi tra la gestione clienti, in ufficio, e la produzione: non si tirava mai indietro anche di fronte ai lavori di fatica, senza mai rinunciare ai tacchi alti”. Anche lei – che ancora oggi è un punto di riferimento importante in azienda – ha dimostrato alle figlie che non ci sono differenze di valore tra il lavoro svolto da un uomo e quello svolto da una donna. Ciò che oggi chiamiamo empowerment femminile per Tipolitografia Rongoni era già un valore acquisito sin dagli anni ’70. Questo ha permesso a Paola e Francesca di sviluppare autonomia ed esperienza nei rispettivi ruoli che è servita a effettuare i giusti investimenti, sviluppando nuovi mercati e consolidando la reputazione dell’azienda.

Se farsi strada in un’industria prettamente maschile non è stato facile per Paola e Francesca, l’approccio di management al femminile nel tempo ha portato importanti vantaggi. La complicità e la solidarietà con le colleghe ha permesso di creare un team coeso e collaborativo. Molte relazioni di affinità sono nate anche con i clienti, molti dei quali nel tempo si sono fidelizzati.

Rongoni: guardare al futuro investendo in tecnologia

Presso Tipolitografia Rongoni instaurare rapporti di fiducia e reciproca stima è una tradizione che si estende anche ai fornitori di tecnologia. È il caso della partnership con Heidelberg: è recente l’installazione di una Speedmaster 106 XL 5 colori con doppia laccatura che consente di stampare a 18 mila copie/ora, portando così a 36 copie ora la produttività complessiva. Uno dai rapporti più longevi è quello con BOBST, che si basa su investimenti continui da oltre 30 anni. “Spesso scherzando dico che il nostro reparto di finitura è uno showroom di BOBST”, aggiunge Paola.

Abbiamo in funzione 4 sistemi per la fustellatura di cui due EXPERTCUT e due NOVACUT, una di queste installata solo l’anno scorso: macchine che costituiscono il cuore del nostro reparto post-press.Grazie all’affidabilità e alla robustezza delle macchine, all’attenzione che BOBST dedica a ogni nostra esigenza e al livello di servizio di assistenza e supporto ai nostri operatori anche dal punto di vista della formazione, non abbiamo mai pensato di valutare nessun altro fornitore per questo tipo di tecnologie”.

Paola rivela che, grazie al continuo aggiornamento tecnologico, l’attuale configurazione del flusso di produzione è molto efficiente e consente di offrire tempi di consegna incredibilmente rapidi, sino a 24 ore dalla ricezione dell’ordine, per i clienti fidelizzati del distretto delle calze della vicina Castel Goffredo. Di questa industria, Rongoni serve i principali brand producendo appendini, cavallotti, interni in cartone teso per buste, contenitori ed espositori da banco.

Nel tempo per diversificare l’offerta si è aggiunto anche il comparto del food per cui offre diverse applicazioni di packaging con specializzazione nella produzione di fascette in cartone. Un business, quello del settore alimentare, che oggi vale per l’azienda il 50% del fatturato. Revenue che in media si attesta intorno ai 7 milioni di euro, raggiunti incredibilmente grazie al passaparola e all’ottima reputazione che la cartotecnica mantovana ha saputo costruire nel tempo.