Minibond short term revolving, strumento di finanza innovativa che consente alle PMI di raccogliere fondi direttamente dal mercato dei capitali
Si tratta di un tipo particolare di mini-bond che, in generale, è strumento di finanza innovativa. Consente alle PMI di raccogliere fondi direttamente dal mercato dei capitali, evitando i canali bancari tradizionali. Se per dimensione e/o altre caratteristiche, un’azienda non potesse accedere al mercato dei minibond tradizionali (di importi elevati e durate medio-lunghe, anche fino a 10 anni), entrano in gioco i minibond short term revolving. Tale strumento è consigliato alle aziende che abbiano almeno un fatturato di 4-5 milioni di euro. Ha durata 12 mesi, è emesso in 5 tranche da 500 mila euro cadauno, a intervalli di 6 mesi l’una dall’altra.
“Molte imprese emettono minibond sottoscritti dalle banche con cui hanno rapporti. Ma ciò crea dipendenza dagli istituti di credito, i quali difficilmente concederanno allargamenti dei fidi finché non sarà rimborsato il mini bond”, spiega Carlo Olivetti, partner di Italfinance, società di mediazione creditizia e consulenza alle imprese che, tra i suoi prodotti, offre anche i minibond. “Se un’azienda, che non ha mai emesso mini bond andasse sul mercato dei capitali privati con un’emissione di qualche milione di euro con durata pluriennale, incontrerebbe notevoli difficoltà a reperire sottoscrittori disposti a investire senza possibilità di rientrare in possesso del proprio capitale in tempi brevi. La durata e l’importo ridotti hanno, quindi, lo scopo di invogliare i sottoscrittori a entrare nell’investimento per conoscere sotto il profilo finanziario la bontà dell’azienda”.
Con i mini bond short term revolving, dunque, l’azienda non solo trova un finanziamento. Ma soprattutto si fa conoscere dal mercato finanziario dei capitali privati, rendendosi indipendente dalla quasi sempre unica fonte di approvvigionamento di liquidità: le banche.